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martedì 19 novembre 2013

CAMBIARE CON IL SIGNORE

Genesi 4:7

Se agisci bene, non rialzerai il volto? Ma se agisci male, il peccato sta spiandoti alla porta, e i suoi desideri sono rivolti contro di te; ma tu dominalo!»

Queste parole sono quelle che in alcuni casi ci potrebbero dare la forza per andare avanti nella nostra lotta contro noi stessi, contro i nostri istinti.
Queste sono Le chiare parole del Signore che ci danno un consiglio ben preciso, è Dio che ci incoraggia e il suo “Dominalo!” ci dice che Lui è con noi, sta combattendo al nostro fianco e ci incita a fare la nostra parte.

Ma cosa vuol dire esattamente lottare contro il peccato?

Forse significa proprio esaminare ogni nostra singola azione  e far si che tutto ciò che facciamo sia solo per compiacere il Signore e fare la Sua volontà.

Marco 4:15
Quelli che sono lungo la strada sono coloro nei quali è seminata la parola; e quando l'hanno udita, subito viene Satana e porta via la parola seminata in loro.

Questo è quello che succede, siamo costantemente tenuti ostaggi dal peccato, dal nostro modo di pensare, dal nostro modo di vivere. Quando facciamo una buona azione, siamo felici e sereni perché abbiamo fatto qualcosa che fa piacere a Dio ed aiuto il nostro prossimo; quando però commettiamo un errore  tendiamo a sentirci ancora più sbagliati ed a non pensare a tutta la strada che abbiamo fatto verso il nostro totale cambiamento in Cristo.
La soluzione più congeniale  sarebbe quella di mollare, ma tralasciando la forza di volontà di ognuno di noi nel voler perseverare nel cambiamento, senza l’aiuto di Dio arriveremmo a mollare senza alcun dubbio, senza Dio non riusciremmo mai a vincere nessuna battaglia.
Proprio quando siamo vicini a quel momento dobbiamo aggrapparci a Lui, più stretti che possiamo, come un soldato che sta perdendo e guardando all’orizzonte implora Dio di dargli la forza di vincere.

Matteo 9:29
Allora toccò loro gli occhi dicendo: «Vi sia fatto secondo la vostra fede».

Questo è proprio quello che ci viene in aiuto, la nostra fede; il messaggio di Gesù ci dice proprio questo, in più di un occasione sentiamo le Sue parole che ci dicono di chiedere e ci sarà dato.
Stiamo però sempre attenti a non mischiare Dio per un genio della lampada; se ci riuniamo in preghiera e chiediamo a Dio la forza per rafforzare la nostra fede e vincere la battaglia contro le nostre cattive abitudini, non succederà mai che finita la preghiera i problemi si siano risolti da soli.
Lui però ci ascolta e ci dà quello che gli abbiamo chiesto … La Forza di cambiare! In quel momento, Lui è lì con noi, ci sta raccogliendo dal campo di battaglia, ci rimette la nostra armatura e da quel momento sta a noi utilizzare la forza che ci ha concesso.

Può essere che in quest’ ottica riesca veramente a vincere la battaglia, cioè che riesca a far diventare le mie battaglie delle nuove e sane abitudini cancellando completamente dalla mia vita il passato. Ma come faccio a sapere quando sono arrivato al traguardo?

Questa è un’altra cattiva notizia, al traguardo purtroppo non ci arriveremo mai, nessuno di noi arriverà mai ad essere perfetto, anche all’ultimo minuto della nostra lunga e saggia vecchiaia saremo costantemente bersagliati dal peccato e ci cascheremo ancora.
Facendo però i nostri dovuti sforzi riusciremo a vivere una vita vicino a Dio e per fare un ragionamento anche per i più cinici che non si accontenterebbero di questo (anche se a mio avviso è già la cosa più bella del mondo), avremmo per tutta la vita Dio come sostegno, una volta accettato nelle nostre vite sarà la più grande forza che ci spinge ad andare avanti.
Può essere che tante battaglie non riusciremo mai a vincerle, alcune nostre abitudini potrebbero essere così radicate in noi, che il solo pensare di rinunciare a loro ci fa stare male. Ma il bello di stare con Dio è sentire tutto il Suo amore, quando pensiamo al sacrificio che Gesù ha fatto per noi, ci rattristiamo per ciò che l’abbiamo costretto a fare per salvarci ma gioiamo anche perché vediamo tutto il Suo amore per noi.
Lui ci amerà sempre, anche quando falliremo e ci perdonerà tutte le volte che noi cederemo al peccato ma in cuor nostro sentiremo già un peso sulla coscienza.
Quando ci pentiamo in maniera sincera di ciò che abbiamo fatto e preghiamo Dio di perdonarci, è in quel momento che sentiamo tutta la Sua misericordia ed il Suo amore.

 1Corinzi 4:3
A me poi pochissimo importa di essere giudicato da voi o da un tribunale umano; anzi, non mi giudico neppure da me stesso.

Questa frase mi è capitata di leggerla diverse volte, all’inizio mi ha lasciato abbastanza perplesso, poi però ho capito come mi può dare forza.
Sulla prima parte penso che nessuno abbia obiezioni, come può un peccatore giudicare un altro peccatore? Si possono riceve consigli, aiuti ma i giudizi non sta a noi farli, però quello che mi ha colpito di più è stato quel “anzi, non mi giudico neppure da me stesso.” Questo non vuol dire che posso fare quello che voglio e deve essere Dio ad apparirmi e dirmi se sto facendo bene o male; per evitare di venire giudicato da me stesso la soluzione più corretta è leggere la Bibbia e seguire il messaggio di Gesù, rafforzare la nostra fede in Dio e viverla intensamente (anche se sono consapevole che non è così facile).
Il pericolo nel giudicarci da soli risiede per lo più nel credersi superiori agli altri o al contrario, indegni di seguire Gesù;  per evitare questo dobbiamo vedere sempre Dio e solo Lui come nostro giudice, dobbiamo continuare per la nostra strada, pregare molto per avere forza e fede, e tutto il resto verrà da solo.
Se ci giudichiamo superiori agli altri, arriveremo a commettere l’errore di diventare anche giudici, ma noi non sappiamo come un’altra persona può vivere una situazione, quanto siano alti i suoi ostacoli o quanta forza di volontà ci stia mettendo per superarli, la cosa migliore che possiamo fare è aiutarci a vicenda e farci forza, è proprio in quel momento che il Signore sarà in mezzo a noi per aiutarci.
Il voler giudicare gli altri è uno dei piani più perfetti e crudeli nel quale il demonio ci vuole far continuamente cadere, forse è proprio perché su questo desiderio di voler essere superiori, ci ha fatto mangiare il frutto nel giardino dell’Eden che ci ha rovinato.
Quando non giudichiamo gli altri, stiamo seguendo quello che Dio ci ha detto riguardo al peccato, lo stiamo dominando, per fare un esempio; assisto ad una scena della quale penso di avere già capito tutto e mi sento pronto ad emettere la mia sentenza verso chi ha sbagliato ma è proprio in quel momento che dobbiamo fermarci ed utilizzare la forza che ci da Nostro Signore, dobbiamo resistere ed invece di fare i giudici, dobbiamo modificare le nostre intenzioni per diventare magari un sostegno per quella persona.
Quando invece nel giudicarci indegni di seguire Gesù ci succede esattamente l’opposto, ci sentiamo costantemente fuori posto, la voglia di tornare alla nostra vecchia vita ci assale giorno dopo giorno, la tentazione più forte che abbiamo è quella di  abbandonare tutto,  di lasciare perdere, siamo sconfitti ed ormai senza più neanche chiedere la forza a Dio ci accasciamo vinti sul campo di battaglia. In questi casi la forza deve venire da noi, dobbiamo “solo” prendere la decisione di perseverare nella strada giusta, di perseverare nel seguire la parola del Signore, in questi casi, l’unica cosa più giusta da fare è riunirsi in preghiera e chiedere aiuto a Dio. Da quell’istante la forza che chiediamo con il cuore ricolmo di fede ci verrà data, con questa bellissima arma e Gesù al nostro fianco, saremo di nuovo pronti a rialzarci e lasciare che tutta l’esperienza lasciata dai nostri peccati sia trasformata in forza per il futuro.
Che Dio ci benedica e ci dia sempre la forza di seguirlo.


Amen

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