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giovedì 24 luglio 2014

Matteo 4:1-11 Resistiamo e chiediamo Forza

Matteo 4:1-11

1 Allora Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. 2 E, dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. 3 E il tentatore, avvicinatosi, gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, ordina che queste pietre diventino pani». 4 Ma egli rispose: «Sta scritto: "Non di pane soltanto vivrà l'uomo, ma di ogni parola che proviene dalla bocca di Dio"».5 Allora il diavolo lo portò con sé nella città santa, lo pose sul pinnacolo del tempio, 6 e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gettati giù; poiché sta scritto:"Egli darà ordini ai suoi angeli a tuo riguardo,ed essi ti porteranno sulle loro mani,perché tu non urti con il piede contro una pietra"».7 Gesù gli rispose: «È altresì scritto: "Non tentare il Signore Dio tuo"».8 Di nuovo il diavolo lo portò con sé sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria, dicendogli: 9 «Tutte queste cose ti darò, se tu ti prostri e mi adori».10 Allora Gesù gli disse: «Vattene, Satana, poiché sta scritto: "Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi il culto"».11 Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco degli angeli si avvicinarono a lui e lo servivano.

Gesù nel deserto fa digiuno per 40 giorni e 40 notti e “alla fine ebbe fame” ed il tentatore, cioè il diavolo, gli si avvicina.
Nella nostra vita quando decidiamo di cambiare vita e seguire Gesù, dobbiamo inevitabilmente smettere di alimentare le nostre voglie terrene, che siano di vendetta, di orgoglio, pigrizia etc.…

All’inizio del nostro cambiamento, la nostra fede è molto potente poiché abbiamo preso la decisione di farci salvare da Dio e guidati dalla voglia di conoscerLo, gli stiamo vicino il più possibile. Tutto per noi diventa una cosa nuova e da scoprire, ci rendiamo conto quanto è bello avere fede in Lui, quanto è stupenda la forza, il conforto e la serenità che ci mostra ed analizzando per la prima volta il suo sacrificio per noi, rimaniamo senza fiato davanti a tanto amore che prima non conoscevamo. All’inizio del nostro cambiamento sarebbe pertanto inutile per il maligno tentare di farci allontanare da Cristo, certo il tentativo lo farà sempre, ricordiamoci sempre che il suo obiettivo è dimostrare quanto noi esseri umani non siamo degni di Dio e di essere salvati.

Per il diavolo è molto più proficuo, prima di sferrare un attacco, attendere che le nostre voglie terrene inizino a farci sentire la loro fame; proprio come Gesù nel deserto e sarà allora che ci colpirà con forza e tenterà di fare leva sulla nostra debolezza per farci abbandonare  la fede ed il cammino verso Cristo.

Non dobbiamo però temere o farci sviare dalla retta via, ci potranno capitare delle situazioni dove ci sentiremo persi e lontani da Dio e sarà proprio in quei momenti che dovremo usare tutte le nostre forze per metterci in preghiera e studiare la Bibbia, in quei momenti dovremo imparare a non ascoltare i nostri pensieri ed a focalizzarci solo sulla persona di Gesù.

Quando stiamo attraversando un momento difficile, ci può capitare di sentirci distanti da Dio ed in alcune occasioni, di cedere alla tentazione e commettere peccato senza seguire le leggi di Nostro Signore; in quel momento inizia l’attacco più forte, l’obbiettivo del maligno è quello di distruggerci e per farlo ci deve trascinare lontano da Gesù e dalla fede in Lui.

Per farlo in maniera più corretta ed efficace, il maligno persegue l’obbiettivo di farci sentire indegni di pregare Dio dopo aver sbagliato, di renderci tristi e deboli perché non ci riteniamo più all’altezza di studiare la parola di Dio e tenterà in tutti i modi di farci apparire inutile e stupida la nostra scelta, ci convincerà con tutte le sue forze e sfruttando i nostri pensieri che ormai siamo condannati e non riusciremo mai ad avere la forza di seguire Gesù.

Per resistere dobbiamo, come sempre, imparare dal nostro Re e Maestro Gesù Cristo, Lui nel deserto, per resistere alle tentazioni del maligno durante la debolezza, usa la parola di Dio:

3 E il tentatore, avvicinatosi, gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, ordina che queste pietre diventino pani». 4 Ma egli rispose: «Sta scritto: "Non di pane soltanto vivrà l'uomo, ma di ogni parola che proviene dalla bocca di Dio"».

Allora fratelli impariamo dal Nostro Re e Salvatore, qualunque cosa accada e soprattutto quando non ci sentiamo degni di pregare Dio, superiamo i nostri pensieri ed inginocchiamoci davanti a Lui, leggiamo la Sua parola e chiediamo la Forza di rimetterci in piedi sulla via che conduce a Nostro Signore Gesù Cristo ed alla nostra salvezza attraverso il Suo sacrificio.

Salmi 118:14
Il SIGNORE è la mia forza e il mio cantico,
egli è stato la mia salvezza.

Amen

venerdì 11 luglio 2014

SETE DI VENDETTA: "ISTRUZIONI PER L'USO"

Romani 12:17-21
17 Non rendete a nessuno male per male. Impegnatevi a fare il bene davanti a tutti gli uomini. 18 Se è possibile, per quanto dipende da voi, vivete in pace con tutti gli uomini. 19 Non fate le vostre vendette, miei cari, ma cedete il posto all'ira di Dio; poiché sta scritto: «A me la vendetta; io darò la retribuzione», dice il Signore. 20 Anzi, «se il tuo nemico ha fame, dagli da mangiare; se ha sete, dagli da bere; poiché, facendo così, tu radunerai dei carboni accesi sul suo capo». 21 Non lasciarti vincere dal male, ma vinci il male con il bene.
In tutto il capitolo 12 si analizza il modo di vivere che deve avere un cristiano che vuole seguire gli insegnamenti di Gesù. In particolare del versetto 17 si analizza il rapporto che dobbiamo avere con gli altri.

Per vivere da cristiani bisogna mettere in pratica molti cambiamenti alla nostra natura umana, tuttavia le cose da tenere ben in mente sono principalmente due:

-  Amare
Perdonare

In più occasioni ci viene detto che l’amore è il sentimento più forte che dobbiamo avere non solo verso amici e parenti, ma addirittura verso il prossimo, ci viene detto di amare anche i nostri nemici e quindi Perdonare il male che ci viene fatto senza ricercare la vendetta.

Vista in questo modo può sembrare una situazione impossibile da attuare in questo mondo, perché il primo pensiero ci porta inequivocabilmente a pensare al rischi di essere gli zerbini del prossimo. Se è lecito porsi questo dubbio è anche vero che ciò che dice il versetto parla di come vivere una vita in maniera dignitosa ma senza fare del male al prossimo.

Se è vero che il perdono di un mio nemico mi può far apparire debole ai suoi occhi non dobbiamo dimenticare che dalla nostra abbiamo la Fede nel Signore, la Sua vicinanza ed il Suo sostegno; ogni volta che l’ira verso qualcuno o qualcosa ci assale, dobbiamo pregare Dio di donarci la serenità in modo da perdonare chi ci ha fatto del male e risolvere la situazione in maniera lucida facendo la Sua volontà.

Analizzando i versetti troviamo però due punti su quali vale la pena riflettere:

1) Il versetto  18 Se è possibile, per quanto dipende da voi, vivete in pace con tutti gli uomini” ci pone di fronte al nostro limite umano di perdono, a causa della nostra natura corrotta, non solo ci è impossibile andare d’accordo con tutti ma abbiamo anche difficoltà nel comprendere il perdono smisurato che Dio ha per tutti noi. Quel “Se è possibile, per quanto dipende da voi” ci sprona a mettercela tutta per andare d’accordo ed amare il prossimo ma nello stesso tempo ci dice di non sentirci troppo in colpa nel momento che ciò non è possibile, sicuramente nella nostra vita non andremo d’accordo con tutti, ma anche nel caso limite dobbiamo sempre sforzarci di non odiare il prossimo ma cercare in tutte le maniere di controllarci.

2) “19 Non fate le vostre vendette, miei cari, ma cedete il posto all'ira di Dio; poiché sta scritto: «A me la vendetta; io darò la retribuzione», dice il Signore. 20 Anzi, «se il tuo nemico ha fame, dagli da mangiare; se ha sete, dagli da bere; poiché, facendo così, tu radunerai dei carboni accesi sul suo capo». 21 Non lasciarti vincere dal male, ma vinci il male con il bene.” Il discorso è chiaro; se nel versetto 18 si analizza il nostro limite ad amare e ci fa prendere atto che con alcune persone, malgrado i nostri sforzi, non riusciremo ad andare d’accordo; dal versetto 19 l’apostolo Paolo ci mette in guardia dai sentimenti che proviamo nel momento in cui qualcuno ci fa del male.

In quell'istante ci sentiamo offesi e l’ira è sempre pronta a prendere il sopravvento sul nostro giudizio, ed ecco che in un battito di ciglio l’amore abbandona il nostro cuore, lasciando il controllo al male.
La prima cosa che cambia è l’approccio che abbiamo con quella persona che ci ha feriti, se prima facevo il possibile per comportarmi in maniera fraterna e benevola, ecco che subito passo dall’essere il fratello amorevole a spietato giudice.

Da quell’istante nel mio cuore regna la vendetta ed è proprio su questa che Paolo ci scrive le “istruzioni per l’uso”. Dobbiamo, con tutte le nostre forze, riuscire a non provare risentimento verso una persona che ci ha fatto del male a volte però, nonostante il nostro impegno, ci sentiamo i “giusti giudici” che devono decidere la giusta sentenza e la giusta condanna verso il prossimo.

Ma siamo davvero così giusti? Come possiamo fare per combattere la nostra sete di vendetta?

19 Non fate le vostre vendette, miei cari, ma cedete il posto all'ira di Dio; poiché sta scritto: «A me la vendetta; io darò la retribuzione», dice il Signore. 

La risposta è chiara!  Lasciamo non solo la vendetta al Signore ma anche il giudizio.
Concludo con questo versetto:

Giacomo 1:20
Perchè l'ira di dell'uomo non compie la giustizia di Dio.

Il Signore è l’unico che può giudicare in maniera corretta ed emettere una giusta sentenza, sarà pertanto Lui a decidere se vendicare qualcosa o lasciare perdere, seguendo questa filosofia arriveremo a non metterci dalla parte del male arriveremo a riconoscere il nostro limite di esseri umani ed a lasciare tutto nelle mani di Dio. Prego perché Dio riesca a guidare ognuno di noi in tutti gli aspetti della nostra vita.

Quante volte vi capita di sentirvi dei corretti esecutori della giustizia verso il prossimo?
Come reagite il più delle volte? 
Vi è mai capitato di affidarvi completamente all'amore ed alla giustizia di Dio? Se sì, come vi siete sentiti dopo?

Le riflessioni a voi….

mercoledì 2 luglio 2014

HO IMPARATO...


HO IMPARATO COME SI VIVE PENSANDO COSTANTEMENTE AI PROBLEMI, DI COSA VUOL DIRE STARE SVEGLIO PER LE PREOCCUPAZIONI E NON RIUSCIRE A SMETTERE DI PENSARE, ESSERE SEMPRE IN CERCA DI UNA SOLUZIONE AL DOMANI SENZA TROVARNE, SENTENDOSI PERSO… FIN QUANDO HO LETTO

MATTEO 6:31-33
31 Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? 32 Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno. 33 Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta.

HO IMPARATO COSA VUOL DIRE SENTIRSI SOLI, VIVERE PERIODI DI ANGOSCIA PERCHE’ CI SI SENTE ABBANDONATI DA TUTTI DI FRONTE A PROBLEMI ENORMI… FIN QUANDO HO LETTO

GIOBBE 35:14
e tu, quando dici che non lo scorgi,
la tua causa gli sta davanti;
sappilo aspettare!

HO IMPARATO COSA SIGNIFICA PASSARE BRUTTI PERIODI SENZA UNA SPIEGAZIONE DI CIO’ CHE SUCCEDE, COSA VUOL DIRE CERCARE UNA SPIEGAZIONE DOVE NON SI RIESCE A SCORGERLA… FIN QUANDO HO LETTO

Giobbe 36:15
ma Dio libera l'afflitto mediante l'afflizione,
e gli apre gli orecchi mediante la sventura.

HO IMPARATO COSA SIGNIFICA AVERE PAURA DI SBAGLIARE E COME CI SI SENTE PERSI DI FRONTE ALLE CONSEGUENZE DI UN ERRORE INATTESO… FIN QUANDO HO LETTO

Giosuè 1:9
Non te l'ho io comandato? Sii forte e coraggioso; non ti spaventare e non ti sgomentare, perché il SIGNORE, il tuo Dio, sarà con te dovunque andrai».

HO IMPARATO COSA VUOL DIRE SENTIRSI ESTRANEI A QUESTO MONDO DOVE CONTANO SOLO I SOLDI ED IL POTERE, SENTIRSI COSTANTEMENTE SBAGLIATI E FUORI LUOGO… FIN QUANDO HO LETTO

Galati 1:10
Infatti, è forse il favore degli uomini che intendo guadagnarmi, o non piuttosto quello di Dio? Oppure cerco di piacere agli uomini? Se ancora io piacessi agli uomini, non sarei più servitore di Cristo!

HO IMPARATO COSA VUOL DIRE ESSERE DELUSO PERCHE’ NONOSTANTE LA MIA FEDE IN DIO, LA VITA CONTINUA AD ESSERE DURA… FIN QUANDO HO LETTO

Marco 8:34

Chiamata a sé la folla con i suoi discepoli, disse loro: «Se uno vuol venire dietro a me, rinunci a se stesso, prenda la sua croce e mi segua.



IL CAMMINO E’ ANCORA LUNGO E DI COSE DA IMPARARE CE NE SONO MOLTE MA ADESSO

HO IMPARATO CHE C’E’ UN DIO CHE SI E’ FATTO UOMO ED E’ MORTO PER NOI
HO IMPARATO CHE C’E’ UN DIO CHE NON CI ABBANDONA MAI
HO IMPARATO CHE C’E’ UN DIO CHE CI ACCETTA PER COME SIAMO
HO IMPARATO CHE C’E’ UN DIO CHE SOFFRE QUANDO SOFFRO IO
HO IMPARATO CHE C’E’ UN DIO CHE MI DA CIO’ DI CUI HO BISOGNO
HO IMPARATO CHE C’E’ UN DIO SEMPRE PRONTO A RIALZARMI QUANDO CADO
HO IMPARATO CHE C’E’ UN DIO CHE MI PERDONA QUANDO FACCIO QUALCOSA DI SBAGLIATO….

GIA’ FORSE HO IMPARATO LA COSA PIU’ BELLA DI TUTTE….

HO IMPARATO CHE C’E’ UN DIO CHE CI AMA…



AMEN.