LA POVERTA’ E’ LA LOGICA CONSEGUENZA DELLA RINUNCIA TOTALE, CHE E’ L’ESSENZA
DELL’ASPIRAZIONE ALLA VITA PERFETTA; CONSISTE NELL’ABBANDONO DI OGNI COSA, NON
ALLO SCOPO DI ESSERE POVERO, MA A QUELLO DI CONDURRE UNA VITA ISPIRATA AL
DISTACCO. (CIT. Abate J. Leclercq)
E’ la frase
che si trova in un libro che parla della vita dei religiosi nel medioevo.
L’ho trovata
molto corretta e mi ha fatto anche riflettere molto su ciò che significa vivere
una vita in cui la ricerca del Regno di Dio è la cosa più importante o meglio,
la ricerca della ricchezza non è la cosa principale.
In ogni cosa
però bisogna avere buon senso. Vivere una vita nella più completa povertà ci
porterebbe a non avere alcun mezzo per aiutare il prossimo, ma al contrario in
alcuni casi, porterebbe il nostro prossimo a doversi occupare di noi.
L’esempio
migliore lo possiamo trovare come sempre nella figura di Gesù Cristo.
Luca 9:58
57 Mentre camminavano per la via, qualcuno gli disse: «Io ti seguirò
dovunque andrai». E Gesù gli rispose: «Le
volpi hanno delle tane e gli uccelli del cielo dei nidi, ma il Figlio dell'uomo
non ha dove posare il capo».
Questo versetto
mi ha sempre fatto molto riflettere. Vedere che il figlio di Dio, il Re dei Re,
Colui che ha creato il pianeta non aveva un posto dove poggiare il capo è di
per sé un grande insegnamento.
Sappiamo che
Gesù ha vissuto in povertà, ha deciso di nascere povero in una mangiatoia e non
ricco in un grande palazzo. Questo non vuol dire che le persone ricche non sono
amate da Dio oppure che la nostra vita deve essere vissuta senza alcun
desiderio, ma ci da l’esempio di quanto la ricchezza terrena non è nulla
paragonata al Regno di Dio.
Per
riflettere meglio sull’argomento ci viene in aiuto un episodio della Bibbia,
nella quale Gesù incontra un uomo ricco.
Marco 10:21,22
21 Gesù, guardatolo, l'amò e gli disse: «Una cosa ti manca! Va',
vendi tutto ciò che hai e dallo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni
e seguimi». 22 Ma egli, rattristato da quella parola,
se ne andò dolente, perché aveva molti beni.
In questo
episodio un giovane molto ricco chiede a Gesù cosa fare.
E’ bellissimo
riflettere già sulle prime parole del versetto 21 “Gesù, guardatolo, l’amo”.
Gesù ama tutti
gli uomini di un amore che non possiamo neanche immaginare ed è bello vedere
come nel momento che ci rivolgiamo a Lui ci mette in guardia su ciò che non va
nella nostra vita.
Nel caso di
questo giovane, è proprio il suo amore per il denaro e le ricchezze che gli
crea dei problemi e non gli permettere di vivere appieno una vita di fede.
Una prima
lezione la possiamo imparare dal comportamento del giovane che a mio parere è l’errore
più grande che può commettere una persona.
Quando leggo
la Bibbia, prego e chiedo a Dio di migliorare la mia vita devo essere pronto ad
accettare quello che mi dice.
Gesù dice al
giovane ricco che deve amare meno i suoi soldi e di più il prossimo, in questo
sta il significato di vendere tutti i suoi beni e distribuirli al prossimo.
L’errore più
grande del giovane è appunto quello di non avvicinarsi ancora di più a Gesù e
chiederGli un aiuto ma di andarsene rattristato.
Non sappiamo
che cosa ne è stato di quel giovane, personalmente mi piace pensare e spero che
dopo essersi allontanato da Gesù, il giovane ricco abbia continuato a cercare il
Signore e con l’aiuto di Dio sia riuscito a superare il problema del suo amore
per il denaro.
Proprio a
questo proposito, possiamo riflettere sul fatto che il nostro amore per il
denaro e per i beni materiali, non deve mai superare l’amore che abbiamo per il
Signore e la ricerca del Suo Regno.
E’
decisamente una bella sfida!
Viviamo in un
mondo dove veniamo attirati dai beni materiali e veniamo incitati da ogni parte
a fare di tutto per arrivare ai nostri obiettivi. In alcuni casi anche ad
andare contro a ciò che siamo o scegliendo liberamente di fare qualcosa di
sbagliato per seguire il nostro desiderio. Un esempio lampante lo troviamo
nella famosa frase “Il fine giustifica i mezzi!”
Ed è proprio
in questo specifico caso che la Bibbia ci dice di non desiderare niente al di
sopra del Signore. Il desiderare qualcosa per noi: un bel lavoro, una bella
casa, una bella vita con le cose che piacciono; non è di per se un problema, ma
dobbiamo stare molto attenti affinché la rotta della nostra vita sia sempre
indirizzata su Gesù e che niente di ciò che è fuori dalla ricerca del Regno di
Dio, diventi per noi un ossessione o un arma nelle mani di Satana per allontanarci
da Dio e fare del male a noi stessi e a chi ci sta intorno.
Da questo
pensiero prende vita la povertà cristiana, o meglio il desiderio di cercare
Gesù al di sopra di ogni altra cosa, lasciando a Dio il controllo della nostra
vita e affidandoci completamente al Suo amore e alla Sua guida.
Che il Signore
ci aiuti a vivere una vita piena, intensa e felice alla ricerca del Suo Regno e
fortificando sempre la nostra fede in Gesù.
AMEN
GIOVANNI