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mercoledì 6 novembre 2013

Amare il Signore

Giosuè 23:11
Vegliate dunque attentamente su voi stessi, per amare il SIGNORE, il vostro Dio.


AMARE ILSIGNORE!


Bellissima frase ed ottimo modo di vivere una vita felice.
Lui può tutto, quindi se seguo la Sua parola e mi sforzo di fare la Sua volontà ne avrò ricchi premi e benefici; i problemi che siano sul lavoro, in famiglia, tra amici etc... si annulleranno ed alcuni
non mi toccheranno neanche perché per ogni "fioretto" o grande rinuncia che farò, ne avrò una ricompensa enorme ed allora potrò finalmente dire di "Amare il Signore e fare la Sua volontà"...


Siamo veramente sicuri che questo modo di pensare sia voluto da Dio e non dal demonio?
Colmare il vuoto di una grande delusione è una tra le cose più complicate che ci possiamo trovare
davanti. Se facciamo delle grandi rinunce aspettandoci qualcosa in cambio è lecito pensare che quando otteniamo il premio per i nostri sforzi la nostra Fede si fortifica ma è anche vero che
dopo una grossa rinuncia se le cose ci vanno male, otteniamo esattamente il risultato opposto, ci sentiamo delusi e questa situazione causa un inevitabile allontanamento da Dio ed in casi gravi può
anche farci vedere Dio come un nostro nemico.
Per aiutarci ad "Amare il SIGNORE" dobbiamo soffermarci sulla nostra reale volontà di amare Dio, per semplificarci le cose, pensiamo di innamorarci perdutamente di una persona.
Le strade per innamorarsi di qualcuno sono infinite, per prima cosa però una persona dobbiamo conoscerla, altrimenti come facciamo ad innamorarcene perdutamente? Per farlo la prima cosa da
fare è leggere la Bibbia, grazie alla Sua parola inizieremo a conoscere Dio, vedremo i sacrifici che ha fatto per noi, tutte le volte che ha usato misericordia verso di noi e anche quando a
DOVUTO punirci per il nostro bene, proprio come un Padre.
All'inizio Lo vediamo come un "entità", un qualcosa che sappiamo più forte di noi, ma resta comunque un qualcosa di astratto e non ben definito; però dopo aver letto la Bibbia la Sua immagine prende sempre più forma, fino a quando riusciamo a vedere la misteriosa entità di prima come un qualcosa di più forte e via via che passano i giorni, arriviamo a chiamarLo Padre.
Ecco! Il nostro innamoramento per Lui è iniziato, camminiamo a testa alta, sicuri di avere Dio dalla nostra, giorno dopo giorno ci sforziamo di non deluderLo e senza neanche rendercene conto il nostro amore per Lui ci cambia la vita, è il momento del "Risveglio".
Questo è il primo grande miracolo che otteniamo, il Risveglio spirituale è quando decidiamo di metterci in cammino con Lui, quando abbandoniamo la nostra vita e decidiamo di voler vivere una nuova vita con il Signore, il Suo aiuto consiste nel darci la forza di volontà, noi prendiamo seriamente una decisione e gran parte della forze ci arriva da Dio.


E' da quel momento che iniziamo a camminare nella nostra vita con Lui, accettiamo e rendiamo grazie a Gesù Cristo per il Suo sacrificio per noi, tante scelte che prima ci pesava fare, le
facciamo senza alcun problema; però seguire Dio non è così in discesa, di quel sentimento tanto contorto che è l'amore dobbiamo prendere anche i lati negativi.
Cosa succede in una coppia dopo i primi mesi di vero amore? Il rapporto da magnifico e surreale che era, diventa una cosa più seria, è il momento di iniziare a conoscersi, iniziano le prime diatribe, i primi litigi, i primi allontanamenti.
Ma cosa fa si che in una coppia non ci si lasci dopo un litigio? La forza dell'amore.


Questo succede con l'amore per Dio, l'amore per Lui ci fa camminare ad un metro da terra, ci sentiamo sotto una campana di vetro, siamo ormai sicuri di una vita felice ma ad un certo punto
arrivano i problemi.


Matteo 16:24
Allora Gesù disse ai suoi discepoli: «Se uno vuol venire dietro a me, rinunci a se stesso, prenda la sua croce e mi segua.


Gesù ci avvisa di quello che ci può succedere ma forse siamo noi che siamo talmente felici di come ci vanno le cose che non stiamo attenti ai suoi avvertimenti; anche qui è un po' come il primo
amore, quando ci innamoriamo per la prima volta, ne parliamo alla nostra famiglia e sentiamo i nostri genitori che ci dicono, "Guarda che la prima fase di un rapporto è tutta in discesa, ma le
cose non vanno sempre così, prima o poi arriverà il primo ostacolo tra di voi e dovete essere pronti per superarlo".
Nel momento che il primo problema arriva, se abbiamo prestato attenzione alle parole di Gesù riusciamo a superare il momento insieme a Lui, ma se non gli abbiamo dato retta ecco che
facciamo il gioco del nemico. Ci allontaniamo da Dio, il nostro primo pensiero è quello di vedere Dio come un ammaliatore, non è più un padre, ritorna un entità che si diverte a prenderci in giro.
La nostra ira ci annebbia la vista e ci diciamo "Ma come! Dopo tutti i sacrifici che ho fatto, sono ancora in mezzo ai problemi? Ma allora fino adesso sono stato preso in giro, basta! Da oggi
ritorno ad essere quello di sempre, senza Dio e senza nessuno...". La reazione di per sé può essere capibile, ma siamo sicuri che quelle parole ce le stiamo dicendo noi?


Genesi 3:1-4


1.Il serpente era la più astuta di tutte le bestie selvatiche fatte dal Signore Dio. Egli disse alla donna: «È vero che Dio ha detto: Non dovete mangiare di nessun albero del giardino?». 2. Rispose la donna al serpente: «Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare,
3. ma del frutto dell'albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: Non ne dovete mangiare e non lo dovete toccare, altrimenti morirete». 4. Ma il serpente disse alla donna: «Non morirete affatto!


Non sembra un giochetto che abbiamo già vissuto? Cosa possiamo fare in questo momento? Ormai con Dio ho litigato, non posso tornare con Lui.. Altri pensieri forse dettati da qualcuno.


Se litighiamo con la nostra ragazza, fidanzata o moglie, come possiamo fare per salvare le cose?
Ci dobbiamo sedere e parlare, e se abbiamo sbagliato noi?
Qual'è quella cosa che ci richiede tanto sforzo che dobbiamo fare per appianare le cose?
Chiedere scusa, Chiedere perdono.
In questo le cose sono più semplici; non stiamo chiedendo scusa, magari ad una persona che di noi non interessa più niente e che magari ci risponde "Questa è stata la goccia che ha fatto
traboccare il vaso.." niente di tutto ciò, stiamo chiedendo perdono ad una Padre che sta aspettando le nostre scuse più di ogni altra cosa, stiamo chiedendo scusa ad un Padre che non vede
l'ora di sentirci dire "Ho sbagliato! Ti chiedo perdono, voglio continuare a camminare con te e ti prego di farmi trarre tutta la forza possibile da questa brutta esperienza"
Ecco è proprio dopo un litigio ed una conciliazione che l'amore diventa più forte. Non sbagliare per noi è impossibile, nella Bibbia è scritto:


Matteo 14:22-36


22 Subito dopo ordinò ai discepoli di salire sulla barca e di precederlo sull'altra sponda, mentre egli avrebbe congedato la folla. 23 Congedata la folla, salì sul monte, solo, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava ancora solo lassù.24 La barca intanto distava gia qualche miglio da terra ed era agitata dalle onde, a causa del vento contrario. 25 Verso la fine della notte egli venne verso di loro camminando sul mare. 26 I discepoli, a vederlo camminare sul mare, furono turbati e dissero: «E' un fantasma» e si misero a gridare dalla paura. 27 Ma subito Gesù parlò loro: «Coraggio, sono io, non abbiate paura». 28 Pietro gli disse: «Signore, se sei tu, comanda che io venga da te sulle acque». 29 Ed egli disse: «Vieni!». Pietro, scendendo dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù.
30 Ma per la violenza del vento, s'impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!». 31 E subito Gesù stese la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?».


Per noi purtroppo diventa naturale alcune volte dubitare di Dio, ma in quei momenti dobbiamo aggrapparci al Suo amore con tutte le forze e dobbiamo trarre tutta la forza possibile dalle brutte esperienze in modo da fortificare la nostra fede e non allontanarci più da Dio .
Ma come possiamo fare per non dubitare mai di lui?
L'errore più comune ed il pensiero più frequente è quello di vedere Dio come una sorta di genio della lampada, io faccio la Sua volontà ed in cambio Lui mi fa stare bene.
Sarebbe come pregare e vedere Dio come un mercante che fa baratti, immaginiamo di riunirci in preghiera e dire "Ciao Dio come va? Ascolta una cosa, Io sarei interessato ad un attico in centro a Milano, una casa in montagna per le vacanza, una splendida moglie, dei figli che mi riempiano di soddisfazioni, soldi, salute ed una vita lunga e felice... quanto viene tutto il pacchetto relax?"
Dio non è questo, è un padre che è vicino a noi per aiutarci a capire quanto ci ama e il fatto di seguire le sue leggi lo facciamo per prima cosa per noi, perché effettivamente ci rendiamo
conto giorno dopo giorno di quanto siano giuste le Sue regole e di quanto ci semplifichino la vita.
Per concludere, sono arrivato ad affiancare il pensiero per l'amore di Dio a ciò che significa per me amare una persona, quante volte abbiamo fatto sacrifici, tante volte enormi per la persona che
amiamo e gli abbiamo chiesto un compenso, io ero solito dire "Mi butterei nel fuoco per lei.." e lo avrei fatto veramente e senza nulla in cambio, allora perché se riusciamo a vivere questo amore
per una persona sulla terra non ci riusciamo per Dio.
Il nemico è molto forte e tenterà in tutte le maniere di allontanarci dal Signore, ma è solo con la preghiera, lo studio della Bibbia e la forza che riusciremo ad amare veramente Nostro Padre per mezzo di Nostro Signore Gesù Cristo ed a sentire la Sua forza nei momenti difficili e sarà allora che capiremo che l'amore di Dio non è vivere senza problemi ma è averLo sempre al nostro fianco a darci forza anche nelle situazioni più difficili


Amen





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