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domenica 26 febbraio 2017

IL VERO SOLDATO




2 Timoteo 2:3

Sopporta anche tu le sofferenze, come un buon soldato di Cristo Gesù.

Un versetto decisamente forte e che ci fa riflettere sulla nostra situazione, per quanto ogni giorno non ci alziamo dal letto in divisa mimetica da soldato, l'apostolo Paolo ci dice che siamo soldati e di conseguenza siamo spiritualmente in un combattimento. 

Siamo in un conflitto Dove la nostra fede è sotto costante attacco.

In un'altra epistola troviamo qualcosa di più riguardo a questo combattimento, un versetto dei più famosi, che abbiamo già analizzato in altre riflessioni di questo blog.

Efesini 6:12

il nostro combattimento infatti non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potenze, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze spirituali della malvagità, che sono nei luoghi celesti. 

Il nostro combattimento quindi è contro un nemico molto più forte di noi e come tale subiamo costantemente degli attacchi molto subdoli e potenti. 
Il suo principale intento è quello di distruggere la nostra fede e separarci dal Signore e per farlo utilizza tutti i più abili stratagemmi che si possano e anche che non si possano immaginare, poiché la sua mente e la sua furbizia sono molto superiori alla nostra.

Nella Bibbia troviamo diversi versetti in cui il Signore ci mette in guardia da questo nemico e ci parla del combattimento

Luca 22:31

«Simone, Simone, ecco, Satana ha chiesto di vagliarvi come si vaglia il grano;

1 Pietro 5:8

Siate sobri, vegliate; il vostro avversario, il diavolo, va attorno come un leone ruggente cercando chi possa divorare.

Questi versetti ci informano sul conflitto che ogni essere umano è chiamato a combattere, possiamo quindi dedurre che se materialmente non mi vesto ogni giorno con la mimetica da soldato pronto alla guerra, questa situazione avviene a livello spirituale, poiché sia che decida di combattere spiritualmente o no, l'avversario farà comunque il possibile per tenermi lontano dal Signore.

2 Timoteo 2:10

Ecco perché sopporto ogni cosa per amor degli eletti, affinché anch'essi conseguano la salvezza che è in Cristo Gesù, insieme alla gloria eterna.

Vediamo da queste parole come il piano del nemico sia ancora più furbo e crudele, il suo obiettivo non è rivolto ad un unico individuo ma al tentare di distruggere la fede di una persona per evitare che il messaggio della salvezza possa arrivare ad altri.

Chiunque voglia vivere la sua vita con il Signore è tenuto a riflettere, studiare e perseverare nella Parola di Dio e nella fede; ne consegue la voglia di aiutare il prossimo facendogli conoscere questo meraviglioso messaggio, poiché solo la fede in Gesù può realmente portare serenità, pace e gioia nella vita di una persona specialmente durante i periodi più difficili.

Ogni cristiano ha provato nella sua vita la forza che la fede può dare quando si passano situazioni talmente dure e difficili che non si sa cosa fare. Ecco che grazie a questo versetto il piano del nemico ci appare per quello che è, il distruggere la fede di una persona non porta più solo alla distruzione dell'esistenza di un singolo individuo ma interrompe anche il trasmettersi di questo meraviglioso messaggio al nostro prossimo.

2 Timoteo 2:22-25

Fuggi le passioni giovanili e ricerca la giustizia, la fede, l'amore, la pace con quelli che invocano il Signore con un cuore puro. 23 Evita inoltre le dispute stolte e insensate, sapendo che generano contese. 24 Il servo del Signore non deve litigare, ma deve essere mite con tutti, capace di insegnare, paziente. 25 Deve istruire con mansuetudine gli oppositori nella speranza che Dio conceda loro di ravvedersi per riconoscere la verità,

Fare tutto ciò che ci dicono questi versetti non è per niente facile, per riuscirci abbiamo assolutamente bisogno della forza che solamente il Signore ci può dare, solo grazie alla fede in Gesù ci è possibile ottenere la potenza necessaria per trasformare il male in pace, serenità e amore.

Ecco che questi versetti possono diventare per noi come un piano di battaglia da perseguire,ogni giorno veniamo veramente chiamati a combattere in questo gran conflitto, per cui diventa necessario ogni giorno indossare la nostra divisa spirituale da soldato e combattere questa battaglia con perseveranza nel fare il bene, nel pregare, nell'avere fede e sopratutto nell'intenzione di vivere ogni istante delle nostre vite in comunione con il Nostro condottiero e Signore Gesù.

Amen

Giovanni

domenica 19 febbraio 2017

GIUDIZIO E AMORE!






Levitico 19:15

Non commetterete iniquità nel giudicare; non avrai riguardo alla persona del povero, né tributerai speciale onore alla persona del potente; ma giudicherai il tuo prossimo con giustizia.

1 Corinzi 6:3

Non sapete che giudicheremo gli angeli? Quanto più possiamo giudicare le cose di questa vita!

1 Corinzi 4:3

A me poi pochissimo importa di essere giudicato da voi o da un tribunale umano; anzi, non mi giudico neppure da me stesso.

Matteo 7:1

1 «Non giudicate, affinché non siate giudicati

Da questi versetti che ci parlano del giudicare, non si sa bene da dove partire.

Sembra che in parte il dubbio amletico possa darci lo spunto per chiederci scosa dobbiamo fare: "Giudicare o non giudicare? Questo è il dilemma!"

Penso che in ogni momento in cui nella Parola di Dio si incontrano dei dubbi la cosa migliore da fare sia di continuare a cercare con umiltà la risposta più corretta.

Su questo argomento in particolare sono stati scritti libri e volumi di teologia e filosofia che spiegano in maniera senz'altro più approfondita un tema così complicato come il giudizio rispetto alle poche righe di questo blog. Tuttavia siamo chiamati a perseverare nella lettura della Bibbia e il pensiero di chiunque, più o meno colto e approfondito aiuta sicuramente a capirci qualcosa di più.

Mi sono chiesto: In che maniera giudicava Gesù ?

Nella Bibbia troviamo diversi episodi, ma uno in particolare mi ha dato molto da riflettere:

Giovanni 8:1-11

3 Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna colta in adulterio; e, fattala stare in mezzo, 4 gli dissero: «Maestro, questa donna è stata colta in flagrante adulterio. 5 Or Mosè, nella legge, ci ha comandato di lapidare tali donne; tu che ne dici?» 6 Dicevano questo per metterlo alla prova, per poterlo accusare. Ma Gesù, chinatosi, si mise a scrivere con il dito in terra. 7 E, siccome continuavano a interrogarlo, egli, alzato il capo, disse loro: «Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei». 8 E, chinatosi di nuovo, scriveva in terra. 9 Essi, udito ciò, e accusati dalla loro coscienza, uscirono a uno a uno, cominciando dai più vecchi fino agli ultimi; e Gesù fu lasciato solo con la donna che stava là in mezzo. 10 Gesù, alzatosi e non vedendo altri che la donna, le disse: «Donna, dove sono quei tuoi accusatori? Nessuno ti ha condannata?» 11 Ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù le disse: «Neppure io ti condanno; va' e non peccare più».]

In questo episodio vediamo come i farisei chiamino Gesù a giudicare una donna colta in adulterio, un peccato gravissimo che veniva punito con la morte.

Mi piace vedere la delicatezza con la quale Gesù salva la donna facendo riflettere i suoi accusatori su una verità lampante, SIAMO TUTTI PECCATORI DAVANTI A DIO. Tutti noi abbiamo peccato e siamo passibili di morte davanti alla legge.
Tuttavia Gesù utilizza la sua arma più potente IL PERDONO, ma lo fa in maniera scaltra, delicata e senza annullare ciò che la legge dice. 

Il discorso diventa lungo e complesso, soprattutto se si tenta di approfondirlo in ogni aspetto, ma le parti che più mi hanno fatto riflettere sono:


  • La frase di Gesù che mira a far riflettere gli uomini sulla loro natura di peccatori "«Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei»" 


  • La frase in cui dice alla donna che è salva perché anche i suoi aguzzini erano peccatori, più o meno accaniti come lei "«Donna, dove sono quei tuoi accusatori Nessuno ti ha condannata?». "


  • La frase a mio parere più bella e che più ci fa riflettere sul giudizio, Gesù dice alla donna che il suo terribile peccato le è stato perdonato, di non stare più a preoccuparsi di quello che è successo, ma la mette in guardia su come la legge non sia stata annullata, anzi la legge di non commettere adulterio resta invariata e scritta in eterno ma quel suo peccato ormai perdonato deve servirle da lezione per non commetterlo più in seguito "«Neppure io ti condanno; va' e non peccare più»"

In questo episodio vediamo come l'amore di Gesù per l'uomo, il perdono e la legge si mescolano in un'armonia perfetta. Gesù perdona ma allo stesso tempo fa capire la gravità del peccato e indica alla donna la via per la quale deve camminare per imparare dal proprio errore.

A seguito di questa piccola riflessione si legano alla perfezione due versetti.

Matteo 5:18

Poiché in verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, neppure un iota o un apice della legge passerà senza che tutto sia adempiuto.

Questo versetto riporta le parole di Gesù in cui viene espressamente indicato come la legge non cadrà fino a che non ci sarà il Suo ritorno alla fine dei tempi.

L'uomo di conseguenza, attraverso la fede, la preghiera, la guida dello Spirito Santo e la perseveranze deve continuamente scegliere la via del bene in un combattimento spirituale che dura una vita, rispettando il più possibile la legge di Dio.

Matteo 7:2

perché con il giudizio con il quale giudicate, sarete giudicati; e con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi.

All'inizio della riflessione abbiamo analizzato solo il versetto prima di questo nel quale si dice di "«Non giudicate, affinché non siate giudicati", il seguito tuttavia ci fa riflettere sul modo in cui giudichiamo. 

Gesù con la donna adultera ha comunque giudicato, quel "va' e non peccare più»" ammette che una trasgressione della legge è avvenuta, la donna aveva veramente peccato, ma il giudizio deve andare di pari passo con l'amore, il perdono e la voglia di aiutare il nostro prossimo.

Quel "perché con il giudizio con il quale giudicate, sarete giudicati;" ci fa molto riflettere poiché sposta il problema su di noi, la domanda che ci dobbiamo fare è questa, come vogliamo essere giudicati dal prossimo?

Le risposte possono essere molte a seconda della nostra vita e del nostro essere, leggendo la Parola di Dio si capisce che il giudizio è alle volte essenziale per capire quale strada dobbiamo intraprendere o per avvisare il nostro prossimo che sta commettendo un errore.
Tuttavia essendo un'azione così delicata, nella quale si può anche correre il rischio di ferire o umiliare una persona, non deve essere fatto alla leggera.

Prima di giudicare il mio prossimo devo mettermi cristianamente nei suoi panni, tentare di capire cosa sta passando, essere informato il più possibile dei fatti e giudicare con amore e assoluto impegno di aiutare quella persona a superare l'ostacolo che ha davanti. Senza tutte queste caratteristiche il nostro giudizio perde completamente di efficacia, anzi rischia di diventare un'arma potente nelle mani del nemico per mettere in difficoltà o peggio allontanare il nostro prossimo dalla fede, senza contare i litigi e le dispute che ne derivano.

La mia preghiera per tutti noi, è che la nostra capacità di giudicare diventi un aiuto per noi e il nostro prossimo e non un'occasione di caduta o tristezza.

Che il Signore ci guidi sempre con il Suo Santo Spirito.

Amen

Giovanni

sabato 11 febbraio 2017

LA PREGHIERA




Matteo 6:6

Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.

La preghiera è l'atto che più ci viene richiesto dal Signore, tramite la preghiera abbiamo l'opportunità di concentrarci e di metterci in contatto con il nostro Creatore.

Proprio a questo proposito, Gesù ci dice che la nostra preghiera deve essere fatta in un luogo ed in un momento di solitudine, dobbiamo essere solo noi e il Signore, solo così chinando il capo e chiudendo gli occhi potremmo aprire realmente il nostro cuore a Dio presentandoGli tutte le nostre richieste e confidando le nostre paure e ansie.

In questo caso vediamo come la preghiera diventi un modo perfetto per confidarci con il nostro Creatore, confidando nel Suo aiuto e nella Sua guida.

Filippesi 4:6

Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti.

L'apostolo Paolo ci parla in molti versetti della preghiera proprio come di un mezzo per dialogare al meglio con il Signore. 

Dalla preghiera possiamo avere molto,  prendiamo coscienza di avere un Dio che ci ama e che è pronto ad ascoltarci; ad aiutarci ed a accogliere le nostre richieste ed a guidarci rendendo possibile ciò che ci fa bene e ci edifica e rendendo impossibile ciò che al contrario ci distruggerebbe.

Proverbi 16:9

Il cuore dell'uomo medita la sua via,
ma il SIGNORE dirige i suoi passi.

E' il Signore al quale dobbiamo lasciare il controllo della nostra vita, poiché solo Lui conosce la giusta strada da seguire. 

Solo confidando in Lui con la preghiera possiamo trovare pace e gioia nella nostra vita. 

La preghiera assume così la forma di un'ancora di salvezza pronta all'uso, non importa quando alti siano gli ostacoli o terribile la situazione, niente al mondo può impedirci di abbassare il capo, chiudere gli occhi e parlare con il Signore in qualsiasi momento.

Efesini 6:18

Pregate inoltre incessantemente con ogni sorta di preghiere e di suppliche nello Spirito, vigilando a questo scopo con ogni perseveranza e pregando per tutti i santi, 

In questo versetto ci viene anche detto di pregare in ogni momento, in tutta la Parola di Dio, l'atto della preghiera viene costantemente descritto come essenziale nella vita del cristiano.

La preghiera assume un'importanza tale che l'apostolo Paolo in più occasioni ci dice anche di pregare per gli altri, affinché il nostro pensiero e la nostra attenzione vada anche verso chi ci sta intorno.

Dobbiamo però stare attenti a non dare alla preghiera un significato diverso da quello che possiede.
Essa di per se non cambia il mondo, ma cambia il nostro approccio e la nostra visione del mondo stesso. Non dobbiamo cadere nel tranello del "Più prego, più ottengo", il Signore non è il tipico genio della lampada che esprime i desideri; al contrario l'atto della preghiera deve servire e noi stessi per rapportarci con il Signore, instaurare e coltivare una relazione con Lui e sopratutto deve aiutarci a trarre forza, serenità e la consapevolezza che non sempre la volontà di Dio è uguale alla nostra.

Se alcune cose non vanno secondo i nostri piani ci sarà un  motivo più che giusto e la nostra fiducia nel Signore si basa sopratutto sul fatto che Egli ha tutto sotto controllo anche quando noi non vediamo o capiamo la Sua opera.

Giobbe 35:14

e tu, quando dici che non lo scorgi,
la tua causa gli sta davanti;
sappilo aspettare!

Proverbi 14:12

C'è una via che all'uomo sembra diritta,
ma essa conduce alla morte.


Solo il Signore ha una visione completa del tempo, inteso come passato, presente e futuro, con la preghiera non facciamo nient'altro che portare a Lui i nostri dubbi, i nostri bisogni ed i nostri problemi confidando sempre nel Suo grande amore per noi e che alla fine di ogni cosa ci renderà vincitori, anche se Lo farà in un modo che noi non possiamo neanche immaginare.

Amen

sabato 4 febbraio 2017

CAMMINO DI FEDE



Matteo 17:20

Gesù rispose loro: «A causa della vostra poca fede; perché in verità io vi dico: se avete fede quanto un granello di senape, potrete dire a questo monte: "Passa da qui a là", e passerà; e niente vi sarà impossibile.

Un granello di senape è un seme piccolissimo, Gesù usa proprio questo esempio per farci capire due cose sostanziali:

1) L'enorme potere della fede

2) Quanta poca fede abbiamo in molte circostanze

La fede è tutto ciò che ci sostiene, l'aver fiducia in un Dio che non solo ci ama, ma che soffre, ci guida e lotta per noi.

Cosa vuol dire avere fede in qualcuno? Troppo spesso in questo mondo corrotto siamo portati a non volerci fidare di nessuno, si leggono mille post sui social network, su internet o anche solo in qualche  programma alla televisione dove il messaggio rivolto al pubblico è quello che siamo forti, non abbiamo bisogno di nessuno e con le nostre forze possiamo fare tutto. 

In alcuni ambienti si è arrivati anche al punto di venire presi in giro se solo proviamo a parlare di fiducia nel prossimo, figuriamoci di fiducia in Dio.

Sappiamo bene che molte delle cose di questo mondo non fanno nient'altro che staccarci da Dio e come sempre, il Signore, ci dice che per il nostro bene, dobbiamo andare contro corrente, avere fede in Dio non è sempre facile, ci sono alcuni momenti bui in cui ci sembra tutto perduto, ma è proprio in quei momenti in cui dobbiamo perseverare nella fede, in
quella fiducia cieca  che ci da la piena certezza che il Signore può ogni cosa ed è sempre al nostro fianco anche quando non scorgiamo la Sua mano potente.

Giobbe 35:14

e tu, quando dici che non lo scorgi,
la tua causa gli sta davanti;
sappilo aspettare!

Il Signore non ci abbandona mai, è sempre al nostro fianco e ci ama di un amore che noi umani non possiamo neanche immaginare.

Per quanto le cose possano andare male non dobbiamo mai perdere la fiducia che noi abbiamo un grande Dio che può ogni cosa, in un battito di ciglio può cambiare il bene in male e se non lo fa è perché c'è una ragione. 

Gesù non ha mai detto che la vita del cristiano sarebbe stata facile, anzi in più occasioni ha detto ai discepoli che seguendo i Suoi comandamenti e vivendo da cristiani le cose non sarebbero state facili:

Luca 6:22

Beati voi, quando gli uomini vi odieranno, e quando vi scacceranno da loro, e vi insulteranno e metteranno al bando il vostro nome come malvagio, a motivo del Figlio dell'uomo.  

Se da un lato abbiamo la certezza che la fede in Gesù può ogni cosa, dall'altro sappiamo che in molte occasioni siamo noi i primi a dubitare.

Molte volte la razionalità ci spinge a non vedere una via d'uscita, la nostra attenzione va ai nostri problemi e la nostra attenzione verso un Dio che può ogni cosa, anche quando tutto ci dimostra il contrario, diventa tanto debole da non permettere alla nostra fede di aiutarci.

Matteo 8:23-27

23 Gesù salì sulla barca e i suoi discepoli lo seguirono. 24 Ed ecco si sollevò in mare una così gran burrasca, che la barca era coperta dalle onde; ma Gesù dormiva. 25 E i suoi discepoli, avvicinatisi, lo svegliarono dicendo: «Signore, salvaci, siamo perduti!» 26 Ed egli disse loro: «Perché avete paura, o gente di poca fede?» Allora, alzatosi, sgridò i venti e il mare, e si fece gran bonaccia. 27 E quegli uomini si meravigliarono e dicevano: «Che uomo è mai questo che anche i venti e il mare gli ubbidiscono?» 

Questo è solo uno degli innumerevoli episodi dove vediamo Gesù che rimprovera gli uomini di non avere abbastanza fede.

Certo il cammino di fede di ogni essere umano è lungo e difficile, Gesù sa bene in quale situazione siamo noi esseri umani, di quante tentazioni abbiamo intorno e quante volte il mondo ci porta a distanziarci dal Signore.

Tuttavia nel Suo immenso amore, il Signore, promette che non ci abbandona mai, che dietro ad ogni nostra caduta sarà sempre pronto a rialzarci, il Suo amore per noi non verrà mai meno, a noi sta soltanto scegliere in ogni istante di seguirLo e chiedere il Suo aiuto in preghiera, perseverando sempre nel bene e nella ricerca del Suo Regno

Filippesi 4:6

Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti.

Luca 11:9

Io altresì vi dico: chiedete con perseveranza, e vi sarà dato; cercate senza stancarvi, e troverete; bussate ripetutamente, e vi sarà aperto.

Che il Signore ci guidi e ci aiuti in questo nostro cammino di fede e ci doni il Suo Santo Spirito affinché ci guidi e ci fortifichi in ogni istante.

Amen