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sabato 31 dicembre 2016

RINASCERE NELL' AMORE






Giovanni 3:1-3
C'era tra i farisei un uomo chiamato Nicodemo, uno dei capi dei Giudei. 2 Egli venne di notte da Gesù, e gli disse: «Rabbì, noi sappiamo che tu sei un dottore venuto da Dio; perché nessuno può fare questi miracoli che tu fai, se Dio non è con lui». 3 Gesù gli rispose: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato di nuovo non può vedere il regno di Dio».

In questi versetti vediamo un episodio molto particolare, un fariseo di nome Nicodemo, di notte e in segreto va da Gesù.

Per prima cosa vediamo in sintesi chi erano i farisei, erano dei sacerdoti che studiavano assiduamente le leggi di Mosè ed erano molto rigorosi, giudicavano spesso coloro che avevano intorno e si ritenevano giusti e fedeli ad ogni legge della religione ebraica. Da subito la maggior parte di loro si schierò contro Gesù, infastiditi dalla Sua dottrina che insegna come la legge sia importante ma lo è altrettanto l’umiltà e l’amore per il prossimo.

Nicodemo nonostante lo vediamo in questo ambiente dove il rigoroso rispetto della legge vale molto di più di ogni altra cosa, fa un primo passo. Da solo, di notte e in segreto va ad incontrare Gesù, le sue prime parole sono di fede, riconosce Gesù come un “dottore” che è venuto da Dio e lo vede soprattutto dalle azioni e dai miracoli che Cristo opera in ogni uomo.

Dopo questo primo passo vediamo Gesù andare subito al sodo, una Sua qualità che ogni volta mi lascia piacevolmente a bocca aperta, “se uno non è nato di nuovo non può vedere il regno di Dio”.

Gesù conosce i cuori degli uomini e indica subito a Nicodemo un requisito fondamentale che per lui e per ogni essere umano è alla base di un cammino di fede, ESSERE DISPOSTI A CAMBIARE. Questo è il significato di quelle parole, nascere di nuovo! Ma siamo davvero sicuri di afferrare il vero significato di questo concetto profondo ed essenziale? Lo stesso Nicodemo non riesce a trovare da subito una spiegazione:

Giovanni 1:4
Nicodemo gli disse: «Come può un uomo nascere quando è già vecchio? Può egli entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e nascere?»

Nonostante il suo sbigottimento e la confusione, non dice una cosa totalmente sbagliata; Gesù chiede a Nicodemo ed a ognuno di noi di essere pronti a rinascere.

Ovviamente, come anche Gesù specifica nei versetti seguenti la vera ed essenziale rinascita non è quella carnale ma spirituale, in sostanza dobbiamo essere pronti ad azzerare noi stessi e con fede, lasciarci guidare in preghiera dallo Spirito Santo .

Ci sono molte meditazioni, riflessioni, libri etc.. che parlano di questo argomento e con questa piccola riflessione non intendo approfondire in poche righe un argomento così complesso in ogni aspetto.

Mi sono chiesto cosa devo fare nella vita di tutti i giorni per rinascere spiritualmente.
Grandi gesta? Costruire chiese? Assistere in ogni momento i poveri e i bisognosi? Vestirmi di sacco e donare tutti i miei averi ai bisognosi? Pregare da mattina sera? Imparare a memoria la Bibbia?

Potrei continuare con questi esempi per ore e sebbene ognuna di queste cose può rappresentare un proposito più che perfetto per cambiare e vivere una vita di fede, il tutto resta senza alcuno scopo se prima non lavoro su me stesso. Questo concetto si trova espresso molto bene nella Parola di Dio:

1Corinzi 13:1-3
1 Se parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi amore, sarei un rame risonante o uno squillante cembalo. 2 Se avessi il dono di profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza e avessi tutta la fede in modo da spostare i monti, ma non avessi amore, non sarei nulla. 3 Se distribuissi tutti i miei beni per nutrire i poveri, se dessi il mio corpo a essere arso, e non avessi amore, non mi gioverebbe a niente.

Mettendo quindi insieme la risposta di Gesù a Nicodemo e questo versetto otteniamo un concetto che vale la pena approfondire, potremmo forse riassumere tutto con le parole “Rinascere nell’amore” ma cosa vuol dire nel concreto?

Mi sono chiesto come è stata la mia infanzia, non tanto il bella o brutta, come una sorta di psichiatra ma mi sono chiesto come è stato imparare. Non so voi ma tutte le volte che ho imparato qualcosa da piccolo è stato perché non avevo conoscenza e la curiosità e la voglia di fare e capire era la mia energia. Una cosa all’apparenza facile come allacciare un paio di scarpe, nuotare, andare in bicicletta.. etc.. è partita con una vera consapevolezza di non saperla fare. Da persona adulta e consenziente ora mi chiedo, come posso saper amare? Questa a mio parere è la prima domanda che ognuno si dovrebbe fare all’inizio e anche durante un cammino di fede, avviciniamoci perciò ad ogni Parola del Signore come un bambino che per la prima volta vede il mondo, con la smania di conoscere, mettere in pratica ed imparare.

In tutto questo però abbiamo un avversario molto grande e potente che risiede proprio in noi, si chiama ORGOGLIO! Ogni volta che mettiamo questo spregevole difetto davanti alla nostra sete infantile di conoscenza non impariamo più nulla, anzi cadiamo rovinosamente a terra rischiando anche di distruggere i pochi passi fatti nel nostro cammino di fede.

In questi casi dobbiamo sforzarci di abbassare la testa davanti a noi stessi e dire “Ho sbagliato! Non avevo capito! Rinasco nuovamente, ancora una volta!” e dietro ad ogni caduta, fallimento o allontanamento dalla fede chiediamo al Signore la forza di iniziare nuovamente a camminare insieme a Lui.

Di certo il cammino non è per niente facile ma al nostro fianco abbiamo Gesù pronto a sostenerci, avviciniamoci a Lui completamente svuotati da orgoglio, superbia, violenza e come bambini che vogliono imparare chiediamogli la forza di farci imparare ad amare attraverso la conoscenza che solo la fede, la preghiera e la lettura della Bibbia ci possono donare.

Che il Signore possa guidarci nel nostro cammino di fede nel starGli sempre più vicino, perché se è vero che dobbiamo imparare ad amare, non ci resta che fare il possibile per conoscere meglio Dio sapendo che:

1Giovanni 4:8

[…] Dio è amore.



 Giovanni