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sabato 28 gennaio 2017

IL SEMINATORE







Luca 22:31

«Simone, Simone, ecco, Satana ha chiesto di vagliarvi come si vaglia il grano;

In questo versetto Gesù ci mette in guardia da Satana, colui che fa il possibile per distruggere la nostra fede e allontanarci da Dio.

In altri post abbiamo visto come questo nostro avversario sia astuto e come provi ogni cosa per farci cadere nel peccato con tutto ciò che ne consegue.

Partiamo con il riflettere su come il messaggio dell'amore di Dio viene dato agli uomini, troviamo molti passi nella Bibbia che trattano questo argomento, uno dei più importanti è la parabola del seminatore:

Luca 8:5-7

5 «Il seminatore uscì a seminare la sua semenza; e, mentre seminava, una parte del seme cadde lungo la strada: fu calpestato e gli uccelli del cielo lo mangiarono. 6 Un'altra cadde sulla roccia: appena fu germogliato seccò, perché non aveva umidità. 7 Un'altra cadde in mezzo alle spine: le spine, crescendo insieme con esso, lo soffocarono. 8 Un'altra parte cadde in un buon terreno: quando fu germogliato, produsse il cento per uno». Dicendo queste cose, esclamava: «Chi ha orecchi per udire oda!»

Il significato di questa parabola lo troviamo qualche versetto dopo:

Luca 8:11-15

11 Or questo è il significato della parabola: il seme è la parola di Dio. 12 Quelli lungo la strada sono coloro che ascoltano, ma poi viene il diavolo e porta via la parola dal loro cuore, affinché non credano e non siano salvati. 13 Quelli sulla roccia sono coloro i quali, quando ascoltano la parola, la ricevono con gioia; ma costoro non hanno radice, credono per un certo tempo ma, quando viene la prova, si tirano indietro. 14 Quello che è caduto tra le spine sono coloro che ascoltano, ma se ne vanno e restano soffocati dalle preoccupazioni, dalle ricchezze e dai piaceri della vita, e non arrivano a maturità. 15 E quello che è caduto in un buon terreno sono coloro i quali, dopo aver udito la parola, la ritengono in un cuore onesto e buono, e portano frutto con perseveranza.

Possiamo chiaramente capirne il vero significato; Il Signore dona a tutti la Sua Parola e 
il perdono dei peccati che Gesù ha donato agli uomini con il Suo sacrificio, è davvero alla portata di chiunque, sta a noi uomini afferrare e decidere di seguire il Signore.

Lo scopo di Satana è proprio quello di ostacolarci il più possibile, mettendo alla prova la nostra fede in modo da farci abbandonare il Signore come vediamo anche nel libro di Giobbe:

Giobbe 1:9-11

9 Satana rispose al SIGNORE: «È forse per nulla che Giobbe teme Dio? 10 Non l'hai forse circondato di un riparo, lui, la sua casa, e tutto quel che possiede? Tu hai benedetto l'opera delle sue mani e il suo bestiame ricopre tutto il paese. 11 Ma stendi un po' la tua mano, tocca quanto egli possiede, e vedrai se non ti rinnega in faccia». 

Questa accusa è rivolta un po' a tutti noi! 

Possiamo però riflettere sulla parabola del seminatore, forse guardandola da un angolazione diversa. 

E' forse possibile che anche Satana usi dei semi simili nel cuore degli uomini?

Immaginiamo un seminatore che invece di seminare amore nel cuore dell'uomo semini orgoglio, odio, violenza o qualsiasi altro peccato.

Matteo 15:18,19

18 Ma ciò che esce dalla bocca viene dal cuore, ed è quello che contamina l'uomo. 
19 Poiché dal cuore vengono pensieri malvagi, omicidi, adulteri, fornicazioni, furti, false testimonianze, diffamazioni.

In questo versetto vediamo come il nostro cuore sia un terreno molto fertile per il peccato, è per questo che senza la guida e la forza che derivano dalla fede in Gesù, non possiamo scampare alla malvagità.

Mettendo a confronto 2 versetti che abbiamo preso in esame, possiamo notare come il nostro cuore possa essere paragonato ad un "campo di battaglia":

Luca 8:12

[...] ma poi viene il diavolo e porta via la parola dal loro cuore[...]

Matteo 15:18

18 Ma ciò che esce dalla bocca viene dal cuore, ed è quello che contamina l'uomo.

Ed è proprio su questo "terreno" che avviene lo scontro; immaginiamo il Signore che con pazienza, forza e amore ci guida lungo la via che conduce al Suo Regno e Satana che volendoci fermare, oltre che a portare via dal nostro cuore la Parola di Dio, tenta di rimpiazzarla con altro.

Salmi 49:3

il mio cuore mediterà pensieri intelligenti.
La mia bocca dirà parole sagge,

In questo e in molti altri versetti vediamo come i nostri pensieri siano fondamentali. 

Facciamo ciò che pensiamo e se nel nostro cuore meditiamo il bene saremo sulla strada giusta ma se ci abbandoniamo al male, non faremo altro che peggiorare il nostro stato di peccatori. 

Ricordiamoci anche che nessun essere umano è al di sopra del peccato, siamo tutti peccatori e tutti, per essere salvati, abbiamo il disperato bisogno della Grazia che Gesù ci ha donato con il Suo Sacrificio sulla croce.

Con l'aiuto del Signore possiamo scegliere di vivere al meglio evitando di fare più male di quanto siamo portati a fare.

Come possiamo però prendere la strada giusta?

Come sempre è la Parola di Dio che ci viene in aiuto, ci sono molti versetti che ci donano preziosi consigli, vorrei però esaminarne tre che riassumono ciò noi uomini dobbiamo fare in ogni istante:

Efesini 6:18

18 pregate in ogni tempo, per mezzo dello Spirito, con ogni preghiera e supplica; vegliate a questo scopo con ogni perseveranza. Pregate per tutti i santi,

Giosuè 1:8

Questo libro della legge non si allontani mai dalla tua bocca, ma meditalo, giorno e notte; abbi cura di mettere in pratica tutto ciò che vi è scritto; poiché allora riuscirai in tutte le tue imprese, allora prospererai.

Matteo 23:23

Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché pagate la decima della menta, dell'aneto e del comino, e trascurate le cose più importanti della legge: il giudizio, la misericordia, e la fede. Queste sono le cose che bisognava fare, senza tralasciare le altre.


In pratica, ricordiamoci di pregare, perseverare nella fede, amare il prossimo, approfondire e seguire sempre la legge e la Parola di Dio. 

Che il Signore ci guidi sempre in ogni istante con il Suo Santo Spirito in Cristo Gesù.

Amen

sabato 21 gennaio 2017

FERMATI!!




Salmi 46:10

«Fermatevi», dice, «e riconoscete che io sono Dio.
Io sarò glorificato fra le nazioni,
sarò glorificato sulla terra».

In questo versetto troviamo immediatamente un consigli, anzi quasi un obbligo, Quel "FERMATEVI" parla di per se in maniera troppo chiara. 

Quante volte in un mondo decisamente troppo frenetico sentiamo  il bisogno di fermarci, quella tanto desiderata vacanza che ci fa staccare da tutto, perchè ci rendiamo conto che il troppo lavoro o la troppa voglia di correre dietro ai nostri desideri alle volte ci toglie tutta l'energia.

Certo alle volte è molto piacevole fare qualcosa che ci appassiona particolarmente, ma perfino quando facciamo qualcosa per cui sentiamo di essere nati, il Signore ci dice "FERMATI" e qual Suo comando non resta comunque fine a se stesso, lo stare fermi senza concludere nulla non porta a niente, ciò che questo versetto ci dice ancora più essenziale sta nelle parole scritte subito dopo "e riconoscete che Io sono il Signore", senza questo riconoscimento ogni altra cosa viene meno.

Tuttavia andiamo per gradi, quali potrebbero essere le cose da cui mi devo fermare?

- Lavoro, soldi, desideri personali e materiali:

Questa categoria ci fa riflettere su tutto il tempo e le energie che spendiamo per rincorrere tutti i nostri desideri terreni e materiali.

Quasi tutto ciò desideriamo è legato in qualche modo al denaro. Nella Bibbia troviamo diversi episodi e versetti che parlano del denaro, uno dei tanti è il seguente:

Salmi 49:5-8

5 Perché temere nei giorni funesti,
quando mi circonda la malvagità dei miei avversari?
6 Essi hanno fiducia nei loro beni
e si vantano della loro grande ricchezza,
7 ma nessun uomo può riscattare il fratello,
né pagare a Dio il prezzo del suo riscatto.
8 Il riscatto dell'anima sua è troppo alto,
e il denaro sarà sempre insufficiente,

In questi versetti ci viene descritto il denaro per quello che è in realtà, un qualcosa di indubbiamente prezioso ma terreno, materiale. Con tutto il denaro del mondo possiamo comperare qualsiasi cosa e rendere possibile ogni nostro desiderio materiale ma le nostre ricchezze non possono riscattare la nostra vita o quella di nostro fratello. 

In sostanza dopo una vita passata a preoccuparci solo di soddisfare i nostri desideri ed a rincorrere il denaro ci troviamo alla fine senza niente di utile. Come già trattato in altre discussioni su questo blog, Salomone è sempre attuale con la sua analisi della vita nel libro delle Ecclesiaste, tutto ciò che rincorriamo in questo mondo è:

Ecclesiaste 1:14

Io ho visto tutto ciò che si fa sotto il sole: ed ecco tutto è vanità, è un correre dietro al vento.

- Passioni, Hobby, stile di vita

Sulla falsa riga della categoria precedente possiamo analizzare tutto ciò che non riguarda il lavoro o un desiderio materiale. 
Posso passare la mia esistenza a porre troppa attenzione anche a mode o stili di vita che mi distraggono dal percorso che il Signore mi dice di intraprendere.

Pensiamo solo ad una persona che usa tutte le sue energie per il raggiungimento di un traguardo nello sport, nella carriera lavorativa, in un hobby, come un collezionista. 

Potremmo addirittura spingerci, per esempio, a tutti coloro che vivono aggrappati al mondo dei computer o dei videogame, rincorrendo ogni sorta di traguardi multimediali, insomma questa categoria possiamo sostanzialmente legarla a qualsiasi aspetto che nella nostra vita rischia di diventare un modo di distaccarci dalla realtà o peggio, che diventa una vera e propria un'ossessione per la quale spendere ogni briciolo della nostra attenzione.

In questo caso ci sono molti versetti ed episodi biblici che ci mettono in guardia, uno dei più chiari e lampanti lo possiamo trovare in:

1Giovanni 2:15

Non amate il mondo né le cose che sono nel mondo. Se uno ama il mondo, l'amore del Padre non è in lui.

L'amore sfrenato per il mondo ci trascina inevitabilmente lontano da Dio e dal Suo amore, certo non per causa o volere del Signore ma per una nostra libera scelta, anche se presa grazie ad un astuto inganno.

Oltre a questi possiamo aggiungere a questa lista altri molteplici esempi, tuttavia per quanto la situazione esaminata possa essere diversa da quelle che ho descritto, il versetto iniziale ci dona un consiglio prezioso e vitale "FERMATEVI E RICONOSCETE CHE IO SONO DIO".

Il tutto viene anche completato da uno dei comandamenti, dove il Signore fissa quasi un appuntamento con l'uomo, un incontro settimanale nel quale l'uomo ha e deve avere l'opportunità di fermarsi da ogni cosa e stare con il suo Creatore:

ESODO 20:8

8 Ricordati del giorno del riposo per santificarlo. 9 Lavora sei giorni e fa' tutto il tuo lavoro, 10 ma il settimo è giorno di riposo, consacrato al SIGNORE Dio tuo; non fare in esso nessun lavoro ordinario, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo servo, né la tua serva, né il tuo bestiame, né lo straniero che abita nella tua città; 11 poiché in sei giorni il SIGNORE fece i cieli, la terra, il mare e tutto ciò che è in essi, e si riposò il settimo giorno; perciò il SIGNORE ha benedetto il giorno del riposo e lo ha santificato.

Il settimo giorno per il popolo ebraico corrisponde al nostro Sabato, un giorno che il Signore ha donato all'uomo e nel quali possiamo scorgere tra le righe proprio quel "FERMATI" che abbiamo letto nel versetto esaminato in questa riflessione.

Che il Signore ci aiuti a fermarci il più spesso possibile per riconoscerLo in ogni aspetto della nostra vita e che ogni istante sia benedetto e guidato dal Suo Santo Spirito.

Amen

Giovanni


domenica 15 gennaio 2017

LA RADICE DEL PECCATO: L'ORGOGLIO





Ezechiele 28:14-17
14 Eri un cherubino dalle ali distese, un protettore.
Ti avevo stabilito, tu stavi sul monte santo di Dio, camminavi in mezzo a pietre di fuoco.15 Tu fosti perfetto nelle tue vie dal giorno che fosti creato, finché non si trovò in te la perversità.16 Per l'abbondanza del tuo commercio, tutto in te si è riempito di violenza, e tu hai peccato; perciò io ti caccio via, come un profano, dal monte di Dio e ti farò sparire, o cherubino protettore, di mezzo alle pietre di fuoco.17 Il tuo cuore si è insuperbito per la tua bellezza; tu hai corrotto la tua saggezza a causa del tuo splendore; io ti getto a terra, ti do in spettacolo ai re.


In questi versetti leggiamo una delle poche descrizioni che trattano di Satana e del suo declino. Viene descritto come un essere creato perfetto, addirittura un protettore del monte santo di Dio, ma ad un tratto il peccato si fece largo nel suo cuore.

Perché mai un essere talmente superiore e perfetto, che viveva al cospetto di Dio, circondato da ricchezze, amore, pace e serenità si è reso colpevole di questo assurdo e insano peccato che è la superbia? 

A questa domanda non esiste risposta, sappiamo che non è possibile dare una spiegazione al male e alla nascita del peccato, anche perché il dargli una spiegazione sarebbe già di per se un tentativo di scusa, invece il peccato resta e resterà sempre un malefico mistero.

Se non ci è possibile capirne l’origine, grazie alla parola di Dio, abbiamo l’opportunità di comprendere almeno le cause che questo male ha causato.

Apocalisse 12:4
La sua coda trascinava la terza parte delle stelle del cielo e le scagliò sulla terra.

Apocalisse 12:7-9
7 E ci fu una battaglia nel cielo: Michele e i suoi angeli combatterono contro il dragone. Il dragone e i suoi angeli combatterono, 8 ma non vinsero, e per loro non ci fu più posto nel cielo. 9 Il gran dragone, il serpente antico, che è chiamato diavolo e Satana, il seduttore di tutto il mondo, fu gettato giù; fu gettato sulla terra, e con lui furono gettati anche i suoi angeli.

Vediamo come Satana riesce a ingannare con questa sua ribellione contro il Signore un terzo delle sfere angeliche “trascinava la terza parte delle stelle del cielo” e nei cieli ci fu una grossa guerra il diavolo con il suo esercito vennero confinati sulla terra.

E’ proprio da questo punto che iniziano i problemi per noi uomini. 

Adamo ed Eva vivevano in Eden, un paradiso in terra, un luogo perfetto, dove regnava la perfezione e la pace. 
Satana iniziò a tentare l’uomo portando la superbia e l’orgoglio in questo mondo, il tutto partì da una disubbidienza ad una legge di Dio; Satana voleva instaurare nell’uomo il suo stesso male, quella malata voglia di ribellarsi al Signore per dimostrare come ogni creatura possa fare a meno del proprio creatore.

In Genesi leggiamo quella prova in maniera chiara:

Genesi 2:16,17
16 Dio il SIGNORE ordinò all'uomo: «Mangia pure da ogni albero del giardino, 17 ma dell'albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare; perché nel giorno che tu ne mangerai, certamente morirai»

Partiamo proprio dall’avvertimento che il Signore da all’uomo; leggiamo come il Signore mette in guardia l’uomo dal male. 
Il peccato, era ed è troppo grande per l’uomo e senza la fede in Dio, noi uomini ne siamo totalmente soggiogati. 

Satana però era deciso a mettere alla prova gli uomini ed è stato proprio quello il momento in cui per la prima volta l’orgoglio entrò a far parte della nostra natura.


Genesi 3:1-5
1 Il serpente era il più astuto di tutti gli animali dei campi che Dio il SIGNORE aveva fatti. Esso disse alla donna: «Come! Dio vi ha detto di non mangiare da nessun albero del giardino?» 2 La donna rispose al serpente: «Del frutto degli alberi del giardino ne possiamo mangiare; 3 ma del frutto dell'albero che è in mezzo al giardino Dio ha detto: "Non ne mangiate e non lo toccate, altrimenti morirete"». 4 Il serpente disse alla donna: «No, non morirete affatto; 5 ma Dio sa che nel giorno che ne mangerete, i vostri occhi si apriranno e sarete come Dio, avendo la conoscenza del bene e del male».

Il piano di Satana per farci ribellare a Dio e distruggerci venne messo in atto, fu proprio con la superbia e l’orgoglio che ci fece cadere, quel suo “Dio sa che nel giorno che ne mangerete, i vostri occhi si apriranno e sarete come Dio”, ecco l’idea dell’orgoglio che viene presentata all’uomo come la cosa migliore di tutta la sua esistenza, la creatura viene tentata ad essere come il creatore. 

Non più dipendenza da un essere superiore, ma essere forti, completi e autosufficienti. Diventare in un istante come Dio e smascherare il suo inganno di voler essere reputato un essere superiore, Satana si traveste da salvatore della razza umana, si maschera da creatura che allo stesso livello dell’uomo vuole liberarlo “dall’inganno” del Signore.

Genesi 3:6
La donna osservò che l'albero era buono per nutrirsi, che era bello da vedere e che l'albero era desiderabile per acquistare conoscenza; prese del frutto, ne mangiò e ne diede anche a suo marito, che era con lei, ed egli ne mangiò.

Mentre il serpente parla, nell'uomo si fa largo l’idea di poter essere realmente a livello di Dio, di poter diventare forte, indipendente e sicuro di se e dopo una breve riflessione la trappola del maligno ha successo.

L' uomo cade nell'inganno ed accetta di ribellarsi a Dio, in quell'istante prende la decisione di voler essere indipendente dal Signore, di accettare l’orgoglio e il male nel proprio cuore, da qual momento ha inizio quel pensiero che ancora oggi ci inganna dicendoci “Sono forte, ce la faccio da solo, non ho bisogno ne di Dio ne di nessuno!”

Genesi 3:8-9

8 Poi udirono la voce di Dio il SIGNORE, il quale camminava nel giardino sul far della sera; e l'uomo e sua moglie si nascosero dalla presenza di Dio il SIGNORE fra gli alberi del giardino.
9 Dio il SIGNORE chiamò l'uomo e gli disse: «Dove sei?»

Genesi 3:16-20

16 Alla donna disse: «Io moltiplicherò grandemente le tue pene e i dolori della tua gravidanza; con dolore partorirai figli; i tuoi desideri si volgeranno verso tuo marito ed egli dominerà su di te». 17 Ad Adamo disse: «Poiché hai dato ascolto alla voce di tua moglie e hai mangiato del frutto dall'albero circa il quale io ti avevo ordinato di non mangiarne, il suolo sarà maledetto per causa tua; ne mangerai il frutto con affanno, tutti i giorni della tua vita. 18 Esso ti produrrà spine e rovi, e tu mangerai l'erba dei campi; 19 mangerai il pane con il sudore del tuo volto, finché tu ritorni nella terra da cui fosti tratto; perché sei polvere e in polvere ritornerai».

Le conseguenze da subito divennero spaventose, fu il Signore a fare il primo passo verso l’uomo, a cercarlo con amore e con immenso dolore lo mise al corrente delle conseguenze del suo gesto.

Fu in quel preciso istante che il Signore mise all’opera il “Piano della Salvezza” il quale ebbe il suo immenso splendore con il sacrificio di Nostro Signore Gesù Cristo e sarà ultimato con il ritorno di Gesù e l’annientamento del male.

Tutto questo argomento lascia spazio ad innumerevoli riflessioni, oggi vorrei soffermarmi sulla natura più distruttiva del peccato, sulla radice peccaminosa dal quale ogni altro peccato ha origine, L’ORGOGLIO.

Nella Bibbia troviamo diversi ammonimenti relativi a questo stato distruttivo

Salmi 31:23
Il SIGNORE preserva i fedeli,
ma punisce con rigore chi agisce con orgoglio.

Proverbi 13:10
ma la saggezza è con chi dà retta ai consigli.

Proverbi 29:23
ma chi è umile di spirito ottiene gloria.

Isaia 2:11
e l'orgoglio di ognuno sarà abbassato;
il SIGNORE solo sarà esaltato in quel giorno.
Amate il SIGNORE, voi tutti i suoi santi!
Dall'orgoglio non viene che contesa,
L'orgoglio abbassa l'uomo,
Lo sguardo altero dell'uomo sarà umiliato,

Questi sono solo alcuni esempi, che il Signore possa aiutarci ad affrontare la vita con umiltà e saggezza, sapendo che solo con la fede e la preghiera possiamo combattere questa piaga che ci spinge lontano dal Signore ed è il combustibile migliore per ogni contesa. 

Ricordiamoci della Parola di Dio ogni volta che la nostra sete di orgoglio ci spinge a litigi e contese, ricordandoci che solo con la guida dello Spirito Santo possiamo trovare la pace e la forza per affrontare al meglio la nostra vita nell'attesa del ritorno di Nostro Signore Gesù Cristo, in cui il male ed il relativo orgoglio avranno fine.

Amen

Giovanni

sabato 7 gennaio 2017

LA PACE E LA FEDE





Giovanni 14:27
Vi lascio pace; vi do la mia pace. Io non vi do come il mondo dà. Il vostro cuore non sia turbato e non si sgomenti.

Queste parole vengono pronunciate da Gesù poco dopo l’ultima cena, siamo ormai verso la fine della Sua missione, vicini al Suo sacrificio sulla croce per salvare tutta l’umanità.
Siamo in un momento di grande afflizione per Gesù, in quella notte leggiamo nei Vangeli:

Luca 22:44

Ed essendo in agonia, egli pregava ancor più intensamente; e il suo sudore diventò come grosse gocce di sangue che cadevano in terra.


Matteo 26:39

E, andato un po' più avanti, si gettò con la faccia a terra, pregando, e dicendo: «Padre mio, se è possibile, passi oltre da me questo calice! Ma pure, non come voglio io, ma come tu vuoi».

Marco 14:38

Vegliate e pregate, per non cadere in tentazione; lo spirito è pronto, ma la carne è debole».


In quelle ore prima del Suo sacrificio, Gesù sta soffrendo, il suo essere umano Gli crea paura è angoscia, tuttavia nel Suo grande amore per gli uomini, il Suo pensiero va ai Suoi discepoli, è consapevole che anche loro saranno sottoposti a grandi sfide ed è in questo che si vede la Sua grande potenza, mentre soffre per ciò che lo aspetta, si preoccupa sempre e costantemente degli uomini.

Il versetto iniziale esprime un bellissimo messaggio che è reso ancora più stupendo e commovente dal contesto in cui viene detto:

“Vi lascio pace; vi do la mia pace”

Il Suo pensiero va alla pace ed alla serenità che promette di lasciare agli uomini, in queste poche parole, Gesù, riassume una promessa ed un amore straordinario, un bellissimo messaggio che porta la promessa di donare pace a tutti coloro che si affideranno a Lui, a tutti coloro che Gli doneranno il loro cuore e si inginocchieranno davanti alla Sua Maestà riconoscendo il Suo grande sacrificio.

Io non vi do come il mondo dà.

Dopo questa stupenda promessa di pace, fa un ulteriore passo verso le paure e la fragile natura umana. In queste parole leggiamo un importantissimo avvertimento che vale la pena essere approfondito.

Luca 22:31
«Simone, Simone, ecco, Satana ha chiesto di vagliarvi come si vaglia il grano;

Nel Vangelo di Luca, troviamo Gesù che pronuncia queste parole rivolto a Pietro, è sempre la medesima sera, siamo sempre a qualche ora prima del Suo sacrificio e vediamo descritto anche in questo Vangelo, Gesù che mette in guardia gli uomini da un pericolo.

Abbiamo un nemico di nome Satana che chiede costantemente a Gesù di metterci alla prova, di farci soffrire per vedere se la nostra fede resiste, se la nostra fede è salda e sincera; insomma come scrisse l’apostolo Paolo:

Efesini 6:12
il nostro combattimento infatti non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potenze, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze spirituali della malvagità, che sono nei luoghi celesti.

 Se siamo quindi provati in un vero e proprio combattimento contro forze più grandi di noi, dove abbiamo la pace che Gesù ci ha detto? Avete mai visto un soldato sereno e tranquillo durante una battaglia? Il concetto si complica se ragioniamo in termini umani, come dice Paolo questo combattimento che siamo chiamati a fare non è un qualcosa di terreno ma divino e come tale dobbiamo esaminarlo con fede in un Dio che può ogni cosa.

Matteo 19:26

Gesù fissò lo sguardo su di loro e disse: «Agli uomini questo è impossibile; ma a Dio ogni cosa è possibile

Proprio come Gesù rispose in un’altra circostanza ai discepoli queste Sue parole ci tornano alla mente dandoci una sicurezza, DIO PUO’ OGNI COSA!

Ora abbiamo una possibile spiegazione alle parole : Io non vi do come il mondo dà. Il vostro cuore non sia turbato e non si sgomenti.

Nel versetto iniziale leggiamo quindi una meravigliosa promessa ed una certezza sensazionale, Gesù ci appiana i sentieri, ci sostiene durante le difficoltà e ci rialza quando cadiamo.

Trattandosi di un combattimento troppo complicato per noi, ci assicura che ci donerà la pace ma lo farà a modo Suo, in un modo che non possiamo comprendere, con una tempistica eccellente e risolvendo qualsiasi nostro problema in maniera perfetta.

In molte situazioni la nostra fede viene provata proprio sulla pazienza e sulla perseveranza, anche quando stiamo attraversando il periodo più buio, con Satana che tenta ogni cosa per non farci sentire amati dal Signore o che ci mette alla prova in qualsiasi altra maniera per allontanarci da Dio, restiamo saldi e perseveriamo nella fede e nella preghiera.

Nella Bibbia c’è un versetto che mi ha sempre fatto molto riflette sulla mia impazienza di vedere risolta una situazione difficile, è stato pronunciato in un contesto di sofferenza e come tutta la Parola di Dio, ci ricorda che il Signore ama ognuno di noi e non ci abbandona mai:

Giobbe 35:14
e tu, quando dici che non lo scorgi, la tua causa gli sta davanti;
sappilo aspettare!

Che il Signore dia la forza ad ognuno di noi di perseverare sempre nella preghiera, nella fede e nella ricerca del Suo Regno.

Amen


Giovanni