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venerdì 17 marzo 2017

LA FEDE E LA CERTEZZA: COME UN DILUVIO!





Ebrei 11:1
Or la fede è certezza di cose che si sperano, dimostrazione di realtà che non si vedono.

Cos'è la fede? 

Per rispondere a questa domanda sono stati scritti moltissimi libri, ogni essere umano arriva ad un certo punto della sua vita in cui deve dare una risposta.

Lasciando perdere tutti i discorsi teologici; tutte le risposte più o meno approfondite si suddividono essenzialmente in due grandi e poderosi affermazioni:

1) Non credo in Dio e non mi interessa nulla di Lui

2) Ci credo e voglio saperne di più

Ci sarebbe anche una terza risposta, forse la più difficile da "catalogare":

3) Ci credo ma vivo la mia vita senza infastidirLo troppo

In questa riflessione, come in tutte le altre del blog, non si vuole in alcun modo giudicare o condannare posizioni diverse ma riflettere appunto su quella in cui un essere umano, decide di approfondire meglio la Bibbia per coltivare e rendere più forte la propria fede in Dio.

Partendo dalla base, devo per prima cosa riflettere sulla fede che ho nella Parola di Dio, sarebbe davvero un controsenso leggere un libro che mi parla di un Dio che non posso vedere, senza credere a ciò che c'è scritto, con la pretesa di cambiare idea e scoprire qualcosa di nuovo.

All'inizio di uno studio o meglio quando apro la Bibbia per la prima volta, devo sforzarmi di aprire la mente e  prendere in considerazione che ogni cosa scritta in essa, potrebbe essere vera. 
Quando una persona apre la Bibbia per la prima volta tenendo chiusa la mente, sigillata da uno strato di orgoglio quasi come a voler dire "Vediamo cosa dice questo pezzo di carta" non ne trarrà assolutamente nulla.

La fede in sostanza funziona alla rovescia rispetto alle cose proposte dal mondo; se nella pubblicità siamo abituati allo slogan "provare per credere" la fede è esattamente l'opposto dobbiamo "CREDERE PER PROVARE" solo allora potremmo effettivamente capire quanto questo libro sia prezioso per la nostra vita e sopratutto quanto l'amore di Dio per noi sia meraviglioso, immenso e vitale.

Il versetto preso in esame oggi è una delle più piccole sintesi sulla fede, ma come al solito, la Bibbia letta con fede ed intercessione dello Spirito Santo, riesce miracolosamente ad aprire un vero universo di argomenti e domande usando poche parole.

"Or la fede è certezza di cose che si sperano" già da questo punto possiamo vedere come la fede possa essere per certi versi una contraddizione se esaminata solo in maniera scientifica e letterale. 

Credo che esiste qualcosa perché ho fede, ma allo stesso tempo la mia certezza è la conseguenza di una speranza; spero che esiste qualcosa e la fede me ne da la certezza.

Per me diventa quasi impossibile approfondire il termine di fede senza perdermi in un contorto labirinto di possibili ragionamenti che molte volte sembrano andare uno nella direzione opposta dell'altro.

Verso la fine tuttavia, il versetto si semplifica un po', la fede viene vista come la "dimostrazione di realtà che non si vedono." anche da questo tuttavia potremmo fare delle riflessioni approfondite e contorte, con il rischio di perderci in un altro labirinto. 

Per riflettere in maniera più semplice, possiamo esaminare l'intero discorso nella Bibbia nel capitolo 11 di Ebrei, Paolo parla proprio di questo e vediamo come anche lui porti all'attenzione dei lettori alcuni esempi.

La storia o il versetto che mi affascina di più è il seguente:

Ebrei 11:7
7 Per fede Noè, divinamente avvertito di cose che non si vedevano ancora, con pio timore, preparò un'arca per la salvezza della sua famiglia; con la sua fede condannò il mondo e fu fatto erede della giustizia che si ha per mezzo della fede.

La storia di Noè mi riempie sempre di fascino, In queste poche parole, si vede la grande sfida che ha dovuto affrontare armato di un'enorme fede.

La sua storia e scritta nella Genesi dal capitolo 6 al 9.

Genesi 6:11-14
11 Or la terra era corrotta davanti a Dio; la terra era piena di violenza. 12 Dio guardò la terra; ed ecco, era corrotta, poiché tutti erano diventati corrotti sulla terra.
13 Allora Dio disse a Noè: «Nei miei decreti, la fine di ogni essere vivente è giunta poiché la terra, a causa degli uomini, è piena di violenza; ecco, io li distruggerò, insieme con la terra. 14 Fatti un'arca di legno di gofer; falla a stanze, e spalmala di pece di dentro e di fuori.


Il termine "corrotta" intende che il peccato regnava sovrano e non c'era neanche una parvenza di bene, gli uomini avevano toccato il fondo.

In un ambiente dove non c'era più rispetto di nulla, né della vita, né delle donne, né di bambini e malati, insomma un ambiente in cui la cattiveria regnava sovrana; immaginiamoci Noè, un uomo anziano che con la sua famiglia iniziò a costruire un arca gigantesca solo perché il Signore glielo aveva ordinato. 

Pensiamo alla fede di Noè, a quante volte sia stata presa in giro o sia stata anche solo un pretesto per attaccarlo, chissà quante volte il nemico tentò di farlo cadere e di fargli abbandonare il Signore per ottenere la vittoria. 

Eppure Noè e la sua famiglia continuarono ad avere fede, non credo che alzando gli occhi al cielo, gli uomini si resero conto di quello che stava accadendo, anche perché la pioggia non esisteva a quel tempo e l'idea stessa di vedere acqua venire giù dal cielo era una cosa impossibile e irreale.

Nonostante tutto Noè, con perseveranza, preghiera e fede andò avanti per la sua strada, alla fine ottenne la certezza di cose sperate,  ed in seguito, quando all'interno dell'arca sentì la pioggia ebbe anche la dimostrazione di realtà che prima non si vedevano.

Paolo cita molti altri esempi, anche negli altri 2 capitoli della storia di Noè, si vede come per tutta la sua esistenza non abbia fatto nient'altro che avere fede e certezza nel Signore; da un certo punto di vista tutti noi credenti, in maniera molto personale, viviamo ogni giorno la sua stessa situazione. 

Il ritorno di Gesù che stiamo aspettando e a cui ci prepariamo, proprio come "Le nuvole" di allora non si vede e non si ha una prova scientifica che debba avvenire.

Molte volte capita anche a noi che mentre perseveriamo nella costruzione della nostra "arca di fede" e che costruiamo una vita seguendo e perseverando nella preghiera e nello studio della parola di Dio, con la certezza e la gioia dell'esistenza di un Dio che si è sacrificato per noi e che un giorno tonerà; ci sia qualcuno che ci dica di lasciare perdere perché alzando gli occhi al cielo non ci sono "nuvole" e non esiste un Dio che deve tornare.

Prendiamo esempio da Noè, continuiamo a perseverare, riflettere e rinforzare la nostra fede in preghiera e nello studio della Bibbia, in attesa che il Nostro Amato Signore Gesù Cristo ritorni e che si concluda la fine del male in questo mondo di peccato e sofferenza.

Apocalisse 21:1-4

Poi vidi un nuovo cielo e una nuova terra, poiché il primo cielo e la prima terra erano scomparsi, e il mare non c'era più. 2 E vidi la santa città, la nuova Gerusalemme, scendere dal cielo da presso Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo. 3 Udii una gran voce dal trono, che diceva: «Ecco il tabernacolo di Dio con gli uomini! Egli abiterà con loro, essi saranno suoi popoli e Dio stesso sarà con loro e sarà il loro Dio. 4 Egli asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non ci sarà più la morte, né cordoglio, né grido, né dolore, perché le cose di prima sono passate».

Che il Signore ci doni la forza per restare sempre con Lui fino alla fine dei tempi.

Amen

Giovanni

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