Giovanni 14:27
Vi lascio pace;
vi do la mia pace. Io non vi do come il mondo dà. Il vostro cuore non sia
turbato e non si sgomenti.
Queste parole
vengono pronunciate da Gesù poco dopo l’ultima cena, siamo ormai verso la fine
della Sua missione, vicini al Suo sacrificio sulla croce per salvare tutta l’umanità.
Siamo in un
momento di grande afflizione per Gesù, in quella notte leggiamo nei Vangeli:
Luca 22:44
Ed essendo in agonia, egli pregava ancor più intensamente; e il suo sudore diventò come grosse gocce di sangue che cadevano in terra.
Matteo 26:39
E, andato un po' più avanti, si gettò
con la faccia a terra, pregando, e dicendo: «Padre mio, se è possibile, passi
oltre da me questo calice! Ma pure, non come voglio io, ma come tu vuoi».
Marco 14:38
Vegliate e pregate, per non cadere in
tentazione; lo spirito è pronto, ma la carne è debole».
In quelle ore
prima del Suo sacrificio, Gesù sta soffrendo, il suo essere umano Gli crea
paura è angoscia, tuttavia nel Suo grande amore per gli uomini, il Suo pensiero
va ai Suoi discepoli, è consapevole che anche loro saranno sottoposti a grandi
sfide ed è in questo che si vede la Sua grande potenza, mentre soffre per ciò
che lo aspetta, si preoccupa sempre e costantemente degli uomini.
Il versetto
iniziale esprime un bellissimo messaggio che è reso ancora più stupendo e commovente
dal contesto in cui viene detto:
“Vi lascio pace; vi do la mia pace”
Il Suo
pensiero va alla pace ed alla serenità che promette di lasciare agli uomini, in
queste poche parole, Gesù, riassume una promessa ed un amore straordinario, un
bellissimo messaggio che porta la promessa di donare pace a tutti coloro che si
affideranno a Lui, a tutti coloro che Gli doneranno il loro cuore e si inginocchieranno
davanti alla Sua Maestà riconoscendo il Suo grande sacrificio.
Io non vi do come il mondo dà.
Dopo questa stupenda
promessa di pace, fa un ulteriore passo verso le paure e la fragile natura
umana. In queste parole leggiamo un importantissimo avvertimento che vale la
pena essere approfondito.
Luca 22:31
«Simone, Simone, ecco, Satana ha chiesto di vagliarvi come si vaglia il
grano;
Nel Vangelo
di Luca, troviamo Gesù che pronuncia queste parole rivolto a Pietro, è sempre
la medesima sera, siamo sempre a qualche ora prima del Suo sacrificio e vediamo
descritto anche in questo Vangelo, Gesù che mette in guardia gli uomini da un
pericolo.
Abbiamo un
nemico di nome Satana che chiede costantemente a Gesù di metterci alla prova,
di farci soffrire per vedere se la nostra fede resiste, se la nostra fede è
salda e sincera; insomma come scrisse l’apostolo Paolo:
Efesini 6:12
il nostro combattimento infatti non è contro sangue e carne, ma contro i
principati, contro le potenze, contro i dominatori di questo mondo di tenebre,
contro le forze spirituali della malvagità, che sono nei luoghi celesti.
Se siamo quindi provati in un vero e proprio
combattimento contro forze più grandi di noi, dove abbiamo la pace che Gesù ci
ha detto? Avete mai visto un soldato sereno e tranquillo durante una battaglia?
Il concetto si complica se ragioniamo in termini umani, come dice Paolo questo
combattimento che siamo chiamati a fare non è un qualcosa di terreno ma divino
e come tale dobbiamo esaminarlo con fede in un Dio che può ogni cosa.
Matteo 19:26
Gesù fissò lo sguardo su di loro e
disse: «Agli uomini questo è impossibile; ma a Dio ogni cosa è possibile
Proprio come
Gesù rispose in un’altra circostanza ai discepoli queste Sue parole ci tornano
alla mente dandoci una sicurezza, DIO PUO’ OGNI COSA!
Ora abbiamo
una possibile spiegazione alle parole : Io non vi do come il mondo dà. Il vostro
cuore non sia turbato e non si sgomenti.
Nel versetto
iniziale leggiamo quindi una meravigliosa promessa ed una certezza
sensazionale, Gesù ci appiana i sentieri, ci sostiene durante le difficoltà e
ci rialza quando cadiamo.
Trattandosi
di un combattimento troppo complicato per noi, ci assicura che ci donerà la
pace ma lo farà a modo Suo, in un modo che non possiamo comprendere, con una
tempistica eccellente e risolvendo qualsiasi nostro problema in maniera
perfetta.
In molte
situazioni la nostra fede viene provata proprio sulla pazienza e sulla
perseveranza, anche quando stiamo attraversando il periodo più buio, con Satana
che tenta ogni cosa per non farci sentire amati dal Signore o che ci mette alla
prova in qualsiasi altra maniera per allontanarci da Dio, restiamo saldi e
perseveriamo nella fede e nella preghiera.
Nella Bibbia
c’è un versetto che mi ha sempre fatto molto riflette sulla mia impazienza di
vedere risolta una situazione difficile, è stato pronunciato in un contesto di
sofferenza e come tutta la Parola di Dio, ci ricorda che il Signore ama ognuno
di noi e non ci abbandona mai:
Giobbe 35:14
e tu, quando
dici che non lo scorgi,
la tua causa gli sta davanti;
sappilo aspettare!
sappilo aspettare!
Che il
Signore dia la forza ad ognuno di noi di perseverare sempre nella preghiera,
nella fede e nella ricerca del Suo Regno.
Amen
Giovanni
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