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venerdì 18 maggio 2018

A chi il comando?




Perseverare! Non sempre è facile.

Quante volte la nostra mente ci porta a fermarci, scoraggiarci o indietreggiare davanti ad un ostacolo.

Tuttavia molte persone hanno il dono di riuscire a trasformare lo scoraggiamento e la paura in una fonte di energia che gli permette di andare avanti e superare ogni ostacolo. Anche io facevo parte di questa categoria di persone. 
Uso il passato perché ciò che vale in una vita vissuta senza fede, cambia radicalmente nel preciso istante che si decide di seguire Gesù.

Un tempo ero io che avevo il comando della mia vita. Ogni decisione, pensiero e azione erano totalmente gestite da me. Quando mi mettevo in testa di fare una cosa la facevo e quando invece decidevo di cambiare strada, cambiare modo per affrontare l'ostacolo, lo facevo senza pensarci un secondo. Più i problemi mi si paravano davanti e più ero spinto dal risolverli in qualche maniera. Quando il peso diventava troppo, bastava una serata in qualche locale poco raccomandato dove tra alcol, sigarette e donne portavo la mia mente a ridursi talmente male da "prendersi una vacanza" dai problemi e il giorno successivo, dopo essermi ripreso dalla serata, riprendevo a lottare contro la vita.

In quel modo di vivere c'erano apparentemente degli aspetti positivi, non indietreggiavo mai, cambiavo strategia, approccio e modo di affrontare il problema ma lo affrontavo e non mollavo.

C'era però il "rovescio della medaglia". Tutto quello stress, quel nervoso e le ansie che ne derivavano, mi stavano distruggendo e le serate tra alcol, donne e sigarette divennero sempre di più un modo sadico per estraniarmi dalla realtà a discapito della mia salute.

Quando decisi di seguire Gesù e donarGli la mia vita feci anche una scelta. 
Una scelta che qualsiasi cristiano è chiamato a fare se vuole veramente seguire Cristo. 
Non basta studiare e approfondire la Bibbia per vivere in Cristo, bisogna vivere la fede prendendo esempio da Lui in ogni singolo aspetto.

E' così che avviene una delle sfide più difficili del credente, lasciare il controllo della propria vita al Signore.

Molti versetti nella Bibbia ci mettono in guardia da noi stessi e dalle nostre scelte; uno dei più chiari è il seguente:

Proverbi 16:25

C'è una via che all'uomo sembra diritta,ma finisce con il condurre alla morte.

Un'amara e triste verità.

Troppe volte pensiamo di sapere ciò che vogliamo.

Vi è mai capitato di volere qualcosa, magari desiderare di cambiare giro di amici, cambiare casa, lavoro, macchina...etc e una volta ottenuto; accorgervi che quasi stavate meglio prima?

A me è capitato molte volte. 

Quando non ero contento di una situazione, mi intristivo perché volevo di più e fra tristezza, ansie e angosce mi fissavo un obiettivo per ottenere ciò che volevo. Affrontando fallimenti, fatiche, ansie e scoraggiamenti vari ottenevo con ogni mezzo quello che volevo. Poi godevo per un breve momento di quella gioia che si prova quando si raggiunge un obiettivo. 

Nella maggior parte dei casi la gioia era temporanea. 

Dopo qualche periodo, mi abituavo alla situazione, la voglia di cambiamento tornava a tormentarmi e il tutto riprendeva dall'inizio.

Se esamino grossolanamente la mia vita noto che prima volevo il motorino, poi la macchina, poi il lavoro, poi la casa, poi un lavoro più sicuro, più pagato, una macchina più bella...etc.. e continuavo a girare intorno tra un traguardo e l'altro cercando una felicità irraggiungibile nei beni materiali.

Sempre nella Bibbia trovai questo concetto in maniera chiara e concreta nel libro delle Ecclesiaste:

Ecclesiaste 1:14

Io ho visto tutto ciò che si fa sotto il sole: ed ecco tutto è vanità, è un correre dietro al vento.

Ecclesiaste 12:15

Ascoltiamo dunque la conclusione di tutto il discorso:Temi Dio e osserva i suoi comandamenti, perché questo è il tutto per l'uomo.

Solo vivere e ricercare costantemente Dio rende felice l'uomo. 

Ma come si mette realmente in pratica questo concetto? 

Penso che una delle cose essenziali da fare per seguire Dio è quella di lasciare a Lui ogni decisione.

Se le strade che scelgo io seguendo i miei desideri non fanno nient'altro che farmi stare male, facendomi correre intorno senza meta; non rimane che lasciare a Dio ogni scelta.

La Bibbia dice chiaramente che le strade che scelgo io conducono alla morte e quelle che Dio sceglie per me sono perfette:

Isaia 55:6-9

Cercate il SIGNORE, mentre lo si può trovare;invocatelo, mentre è vicino.7 Lasci l'empio la sua viae l'uomo iniquo i suoi pensieri;si converta egli al SIGNORE che avrà pietà di lui,al nostro Dio che non si stanca di perdonare.8 «Infatti i miei pensieri non sono i vostri pensieri,né le vostre vie sono le mie vie»,dice il SIGNORE.9 «Come i cieli sono alti al di sopra della terra,così sono le mie vie più alte delle vostre vie,e i miei pensieri più alti dei vostri pensieri.


Anche in questo caso la domanda sorge spontanea: Cosa comporta nella pratica questa scelta?

Lasciare tutto nelle mani di Dio comporta per prima cosa sacrificio e dolore, soprattutto se si ha una testardaggine come la mia. 

Tuttavia è una scelta obbligata che viene fatta a seguito della consapevolezza che se vivo la vita come voglio io escludendo il Signore, ogni cosa sarebbe peggiore e mi farebbe vivere molto peggio.

Il voler essere padrone della mia vita, prendere le mie decisioni e fare le mie scelte non deve esistere se non in richiesta a Dio. 

Devo fissarmi degli obiettivi, pregare e attendere che sia fatta la volontà di Dio per me. Devo in sostanza imparare ad accettare le cose come vengono, anche quando una situazione non sembra andare come voglio.

Raramente la volontà umana combacia con quella del Signore.

Anche Gesù nel momento più difficile della Sua esistenza umana, mentre sudava sangue, preda della tristezza, in ginocchio e sofferente nel giardino dei Getsemani; si mise a pregare il Padre dicendo:

Matteo 26:38,39

38 Allora disse loro: «L'anima mia è oppressa da tristezza mortale; rimanete qui e vegliate con me». 39 E, andato un po' più avanti, si gettò con la faccia a terra, pregando, e dicendo: «Padre mio, se è possibile, passi oltre da me questo calice! Ma pure, non come voglio io, ma come tu vuoi».


Molto significative le parole "Non come voglio io, ma come tu vuoi.".

Sembra una cosa facile, una soluzione a portata di mano. 

Nella nostra mente è facile pensare "Ho un Dio che mi ama, mi protegge e sa ciò che è meglio per me. Devo solo lasciare a Lui ogni decisione della mia vita"


Ed è davvero così!! Dio ama immensamente ognuno di noi e sa ciò che è meglio per chi si affida Lui. 

Il più grande errore però è pensare che sia facile lasciare a Lui la guida della nostra vita. 

Forse la battaglia più grande consiste in questo; lasciare ogni cosa della nostra vita a Dio, concentrarci solo alla ricerca del Suo Regno e combattere contro noi stessi, quando pretendiamo di sapere più del Signore cosa è meglio per noi.

E' decisamente una cosa complicata lasciare al Signore la guida della propria vita.

 
Molte volte vorrei prendere un'altra strada, risolvere la situazione a modo mio, con le mie regole e seguendo il mio istinto. Poi però mi fermo e mi ricordo che ogni volta che l'ho fatto in passato ne ho raccolto solo dolori.  

Il momento più delicato è quando il nemico ci ostacola, quando fa accadere nelle nostre vite delle situazioni di cui non abbiamo il controllo e che ci procurano sofferenza. 

Quelle situazioni in cui non capiamo cosa Dio sta facendo per noi e mentre la nostra fede si indebolisce, mettiamo disperati la testa fra le mani e in mezzo alle lacrime chiediamo a Dio di salvarci perchè non Lo vediamo, non capiamo cosa sta facendo e se davvero la situazione è sotto controllo.

E in quel momento oltre alla nostra mancanza di fede, abbiamo il nemico che sussurra alla nostra mente che Dio si è dimenticato di noi, che non sta facendo niente, che se ci amasse avrebbe già risolto la situazione... Ecco l'apice del combattimento in cui dobbiamo cercare ancora di più il Signore!

Fratelli e sorelle, non è facile! 

Questa vita è un combattimento in un mondo in cui il bene sembra soccombere al male. Manteniamoci fermi nella fede, incoraggiandoci e preghiamo gli uni per gli altri. Perdoniamoci, amiamoci, ascoltiamoci, rialziamoci il morale a vicenda, ridiamo e se davvero necessario abbracciamoci e piangiamo insieme. Nonostante le difficoltà e lo schifo di questo mondo il Signore ci dona comunque dei momenti di felicità e anche in questo riusciamo a scorgere la Sua infinita grandezza. 

Vi auguro di riuscire ritrovare la fede quando sembra persa, di ritrovare il sorriso quando non restano che lacrime. 

Che il Signore ci doni sempre un pensiero di pace quando ci sentiamo persi in mezzo alle difficoltà e che soprattutto ci dia sempre una persona pronta a d ascoltarci e a incoraggiarci quando siamo allo stremo delle forze.

Che il Signore vi benedica!

Amen


Giovanni

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