Luca 8:39
«Torna a casa tua, e racconta le grandi
cose che Dio ha fatte per te». Ed egli se ne andò per tutta la città,
proclamando tutto quello che Gesù aveva fatto per lui.
Riflettendo
sempre sulla Parola di Dio, si scorgono diversi episodi nel Nuovo Testamento,
in cui Gesù chiede alle persone che salva o guarisce di non seguirLo nel Suo
viaggio terreno ma tornare nelle loro città, nelle loro case, dai loro amici e
“Raccontare le grandi cose che Dio ha fatto nella loro vita”.
Questo
concetto può essere preso perfettamente anche per la nostra vita di credenti.
Tante volte il riflettere per ore, teologicamente o filosoficamente sulla
Parola di Dio non ci da la stessa cosa che ci dona il racconto di
un’esperienza, di una testimonianza della potenza della fede di un nostro amico
o famigliare riguardo ad una situazione.
Certo, non
sempre è facile spiegarlo e non sempre le persone che ci circondano sono
disposte a mettere da parte i loro possibili dubbi. Una cosa però certa e così
reale che quasi la si può toccare è che, il mio “vivere un problema” con fede,
migliora decisamente il mio approccio ad una situazione e mi dona la forza per
mantenere la calma o comunque mi fa vivere in maniera decisamente più serena il
problema.
Per spiegare
meglio mi farò aiutare dalla Bibbia. In qualsiasi occasione dobbiamo sempre
tenere presente che l’unica fonte di saggezza, di amore e di forza è Il Signore
e per attingere a tutto questo dobbiamo percorrere le strade che Lui ci ha
indicato, la fede, la preghiera e la lettura della Sua Parola.
All’interno
della Parola di Dio ci sono molti episodi che trattano questo argomento, uno in
particolare che ci fa riflettere su come la fede e l’aiuto del Signore possano trasformare
il male in bene è il seguente:
Marco9:15-27
15 Subito tutta la gente, come vide Gesù, fu sorpresa e
accorse a salutarlo. 16 Egli
domandò: «Di che cosa discutete con loro?» 17 Uno della folla gli rispose: «Maestro, ho condotto da
te mio figlio che ha uno spirito muto; 18 e, quando si impadronisce di lui, dovunque sia, lo fa
cadere a terra; egli schiuma, stride i denti e rimane rigido. Ho detto ai tuoi
discepoli che lo scacciassero, ma non hanno potuto». 19 Gesù disse loro: «O generazione incredula! Fino a
quando sarò con voi? Fino a quando vi sopporterò? Portatelo qui da me». 20 Glielo condussero; e come vide Gesù, subito lo
spirito cominciò a contorcere il ragazzo con le convulsioni; e, caduto a terra,
si rotolava schiumando. 21 Gesù
domandò al padre: «Da quanto tempo gli avviene questo?» Egli disse: «Dalla sua
infanzia; 22 e spesse volte
lo ha gettato anche nel fuoco e nell'acqua per farlo perire; ma tu, se puoi
fare qualcosa, abbi pietà di noi e aiutaci».23 E Gesù: «Dici: "Se puoi!" Ogni cosa è
possibile per chi crede». 24 Subito
il padre del bambino esclamò: «Io credo; vieni in aiuto alla mia incredulità». 25 Gesù, vedendo che la folla accorreva, sgridò lo
spirito immondo, dicendogli: «Spirito muto e sordo, io te lo comando, esci da
lui e non rientrarvi più». 26 Lo
spirito, gridando e straziandolo forte, uscì; e il bambino rimase come morto, e
quasi tutti dicevano: «È morto». 27 Ma
Gesù lo sollevò ed egli si alzò in piedi.
In questo
episodio vediamo il padre di un ragazzo indemoniato chiedere aiuto per prima
cosa ai discepoli, evidentemente, come in altri episodi della Bibbia anche la
fede dei discepoli in alcune situazioni viene meno e non riescono ad
esorcizzare lo spirito. Il padre tuttavia non demorde e appena vede Gesù chiede
anche Lui di aiutare Suo figlio.
Da un lato mi
piace vedere Gesù che “perde la pazienza” con i discepoli, mi fa capire che
nonostante una mancanza di fede è sempre pronto a starci vicino, dall’altro
lato mi rendo conto come la fede per noi uomini sia come un altalena, alcune
volte siamo vicini a Dio ed altre siamo distanti e purtroppo abbiamo un
avversario che approfitta di ogni nostro momento di debolezza.
Anche il padre
del ragazzo, nonostante chiede aiuto a Gesù, mostra alla fine un dubbio “[..]ma tu, se puoi fare qualcosa, abbi pietà di noi e
aiutaci»”.
Voi cosa avreste fatto nei panni di Gesù, prima mi chiedi aiuto e poi
metti in dubbio che Io possa aiutarti davvero. Da essere umano quale sono, gli
avrei probabilmente risposto “Visto che non ti fidi, risolviti il problema da
solo”. Gesù però non è come noi uomini, Lui ci ama, ci sopporta, ci sostiene
nonostante tutto, ci ascolta e ci aiuta. Ed ecco il concetto che più volte
torna nell’intera Bibbia " Ogni cosa è possibile per chi crede»”.
Molte volte mi capita di vedere persone che dopo aver ascoltato una
testimonianza di fede, dicono “Ma figurati! A me non è mai successo!!” e
abbandonano l’dea di un Dio che li ama e vuole stare con loro ed anche in
questo episodio vediamo che un’idea simile passa per la testa di questo padre
“Vediamo se puoi fare qualcosa ma non ci credo molto.”
Se l’idea iniziale è la stessa, l’approccio è decisamente diverso; il
padre del ragazzo nel nostro episodio, nonostante la sua mancanza di fede,
chiede aiuto a Gesù “Subito il padre del bambino esclamò: «Io credo;
vieni in aiuto alla mia incredulità». “
SUBITO… immediatamente
il padre chiede aiuto a Gesù, come a volergli dire “Signore Io non ho tutta
questa fede, ma voglio provarla, voglio provare quella magnifica sensazione che
altre persone provano con te. Anche Io voglio sentirmi amato, ascoltato e
rasserenato come quelle persone che credono in te, aiutami in questo!”. Penso
che questa sia una delle richieste più belle del mondo, chiedere aiuto a Dio di
avere fede in Lui!
Alla fine dell’episodio vediamo come Gesù risolve la situazione, aiuta
questo padre a credere e salva suo figlio.
L’immenso amore che Gesù ha per noi uomini lo vediamo proprio da
questo, Gesù non ci abbandona mai, per
nessun uomo arriverà mai il momento in cui pregando Dio si sentirà rispondere
“Per te non ho tempo” oppure “A te non ti aiuto”.
Il Signore ci ama sopra ogni cosa, vuole salvarci e stare con noi.
Non ci ha mai detto che questa vita è facile, non lo è stata neanche per
Lui; quello che il Signore ci ha promesso è che sarà sempre accanto a noi nelle
difficoltà, pronto a combattere, a salvarci, a rassicurarci ed a soffrire al
nostro fianco. Uno dei versetti che più racchiude questa promessa lo troviamo
in
Giosuè 1:9
Non te l'ho io comandato? Sii forte e coraggioso; non
ti spaventare e non ti sgomentare, perché il SIGNORE, il tuo Dio, sarà con te
dovunque andrai».
Per concludere questa breve riflessione, vorrei prendere un impegno con
tutti voi ed invitarvi a fare la stessa cosa. Quando vediamo un nostro amico in
difficoltà, un nostro conoscente in mezzo ad una bufera di problemi, avviciniamoci a lui, ascoltiamo
il suo sfogo e dopo aver pregato nel nostro cuore, raccontiamo le grandi cose
che Dio ha fatto per noi e di come sia magnifico avere fede in un Dio di amore.
Per me il Signore ha fatto molto e molto altro sta facendo ogni giorno,
auguro a chiunque leggerà queste parole di svegliarsi ogni giorno con la
convinzione di essere amato da Dio e che in ogni sua battaglia il Signore sarà
sempre, con amore, al Suo fianco.
Prendo in prestito un bellissimo video che ho trovato su youtube e rende
molto bene l’idea di come Gesù sia sempre vicino a noi.
Amen
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